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Il presidente statunitense Donald Trump ha pubblicato sui social un'immagine generata con intelligenza artificiale che lo ritrae in abiti papali, suscitando reazioni contrastanti a livello internazionale.
A pochi giorni dall'inizio del Conclave previsto per il 7 maggio, che dovrà eleggere il successore di Papa Francesco, deceduto il 21 aprile, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha condiviso sui suoi profili social, inclusi quelli ufficiali della Casa Bianca, un'immagine che lo raffigura in abiti papali. Il fotomontaggio, realizzato con intelligenza artificiale, mostra Trump seduto su un trono, indossando la mitra, la sotana bianca e un crocifisso dorato, nell'atto di impartire una benedizione.
L'immagine ha immediatamente suscitato un'ondata di reazioni sui social media. Molti utenti hanno criticato la scelta, definendola irrispettosa e inappropriata, soprattutto considerando la vicinanza temporale al decesso del pontefice e l'imminente inizio del Conclave. Altri hanno interpretato il gesto come una provocazione o una mossa satirica, coerente con lo stile comunicativo spesso sopra le righe del presidente.
In precedenza, Trump aveva già espresso, seppur in tono scherzoso, il desiderio di diventare Papa, affermando: "Mi piacerebbe essere Papa. Sarebbe la mia prima scelta" . Durante il funerale di Papa Francesco, ha inoltre infranto il protocollo vestendo un abito blu anziché nero, come previsto dalle consuetudini vaticane.
La pubblicazione dell'immagine ha sollevato interrogativi anche sull'uso dell'intelligenza artificiale nella creazione di contenuti politici e sulla diffusione di immagini potenzialmente fuorvianti attraverso canali ufficiali. Esperti di comunicazione e etica digitale hanno sottolineato la necessità di una regolamentazione più stringente sull'uso di tali tecnologie, soprattutto quando impiegate da figure istituzionali.
Il gesto di Trump si inserisce in un contesto di crescente attenzione mediatica verso il Conclave e le dinamiche interne alla Chiesa Cattolica. La presenza di dieci cardinali statunitensi tra gli elettori, tra cui Timothy Dolan, arcivescovo di New York, menzionato dallo stesso Trump come possibile successore di Francesco, aggiunge ulteriore rilevanza politica alla vicenda.
Mentre il mondo attende l'elezione del nuovo pontefice, l'episodio solleva questioni più ampie sul confine tra satira, comunicazione politica e rispetto delle istituzioni religiose, evidenziando ancora una volta come le azioni del presidente Trump continuino a polarizzare l'opinione pubblica globale.