Terrorismo nero: pronti a colpire centri aggregazione immigrati

23 Dicembre 2014   07:45  

La forte matrice xenofoba dei terroristi neri si ravvisa in piu' di una intercettazione.

Il loro e' un vero e proprio odio nei confronti degli immigrati che "cominceranno ad invaderci le case", "andranno ovunque ma io veramente li uccido".

Per Stefano Manni "restare a guardare e' la soluzione peggiore".

Il gruppo, pertanto, pensa ad azioni violente nei confronti degli extracomunitari e le piu' ardite sembrano essere le donne.

Ma per il capo c'e' bisogno di azioni eclatanti.

"Secondo me - dice Manni - basta dare 4 o 5 segnali di quelli potenti e chi sta facendo di tutto per farli arrivare iniziera' a pensarci su...".

Ed ecco cosa suggerisce lo stesso Manni parlando al telefono con Tiziana Agnese Mori che gli immigrati non li puo' proprio vedere.

"L'alternativa sarebbe anche colpire dove si aggregano, dove uno sa che...in un palazzo ce ne sono 5-600 e qui a Pescara ad esempio ce ne sono 3 o 4 di obiettivi cosi'".

"Arrivano a macchia d'olio - dice la donna - e fanno quel cazzo che vogliono, decidono, fanno, disfano, spaccano, violentano...".

E Manni: "Si', sono bestie, bestie tra l'altro malate". Per quanto riguarda l'approvvigionamento di armi per l'attuazione del progetto eversivo nel suo complesso l'intento era quello di reperirle in Slovenia: pistole, fucili e bombe.


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