Papa Francesco dona 200.000 euro ai detenuti: "Era tutto ciò che avevo"

24 Aprile 2025   12:17  

Poco prima della sua scomparsa, il Pontefice ha devoluto gli ultimi fondi personali per sostenere il pastificio del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma.

Nei giorni precedenti alla sua morte, avvenuta il 21 aprile 2025, Papa Francesco ha compiuto un ultimo gesto di solidarietà: ha donato 200.000 euro dal suo conto personale per sostenere il pastificio del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma. La notizia è stata resa pubblica da Monsignor Benoni Ambarus, responsabile della pastorale carceraria della diocesi di Roma, noto come "Don Ben".

Secondo quanto riferito da Ambarus, il Pontefice, informato della situazione finanziaria del pastificio, ha deciso di contribuire personalmente per estinguere un mutuo che gravava sull'attività. "Gli dissi che avevamo un grosso mutuo per questo pastificio e che, se fossimo riusciti ad abbatterlo, avremmo potuto abbassare il prezzo della pasta, venderne di più e assumere altri ragazzi", ha raccontato il vescovo. Il Papa rispose: "Ho finito quasi tutti i soldi, ma ho ancora qualcosa sul mio conto", e consegnò i fondi necessari.

Questo gesto si inserisce in un contesto più ampio di attenzione del Papa verso i detenuti. Il 17 aprile, pochi giorni prima della sua scomparsa, Papa Francesco ha visitato il carcere di Regina Coeli a Roma, in occasione del Giovedì Santo, sottolineando l'importanza di non dimenticare chi vive in condizioni di reclusione. Durante il suo pontificato, ha compiuto numerose visite in istituti penitenziari e ha promosso iniziative volte al reinserimento sociale dei detenuti.

Il pastificio di Casal del Marmo rappresenta un esempio concreto di queste iniziative, offrendo ai giovani detenuti l'opportunità di acquisire competenze professionali e di prepararsi a una vita fuori dal carcere. La donazione del Papa permetterà di ridurre i costi di produzione, rendere i prodotti più competitivi sul mercato e creare nuove opportunità di lavoro per i ragazzi coinvolti nel progetto.

La generosità di Papa Francesco ha suscitato profonda commozione tra i detenuti e gli operatori del carcere. Molti hanno espresso il desiderio di partecipare ai funerali del Pontefice o di poter rendere omaggio alla sua memoria in qualche modo. "Da lunedì mi arrivano in continuazione messaggi di chi dice di sentirsi orfano. Ieri alcuni detenuti mi hanno chiesto di mettere sulla tomba di Francesco un fiore da parte loro", ha dichiarato Monsignor Ambarus.

Questo ultimo atto di carità del Papa si aggiunge a numerose altre iniziative benefiche promosse durante il suo pontificato. Tra queste, la donazione di un milione di euro al Fondo Don Roberto Sardelli per l'emergenza abitativa a Roma, destinato alla ristrutturazione dell'ex Casa del Clero di via Vergerio, che verrà trasformata in 20 appartamenti per persone in difficoltà.

Il gesto finale di Papa Francesco testimonia la coerenza tra le sue parole e le sue azioni, lasciando un'eredità di compassione e impegno verso i più vulnerabili.


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