Orrore: donna violentata per 5 giorni in un palazzo abbandonato

17 Aprile 2025   16:28  

Una 32enne veneziana è stata tenuta prigioniera e abusata da un gruppo di uomini in un edificio dismesso nel centro di Mestre.

Un episodio di inaudita violenza ha scosso la comunità di Mestre: una donna di 32 anni, residente in città, è stata segregata e violentata per cinque giorni all'interno di un palazzo abbandonato situato nel cuore del centro cittadino. L'edificio, ex sede della Telecom, è noto per essere stato in passato rifugio di sbandati, spacciatori e senzatetto, nonostante gli sforzi delle autorità per bonificarlo. La struttura, inutilizzata da oltre dieci anni, è stata più volte oggetto di interventi da parte delle forze dell'ordine, ma continua a essere accessibile a chiunque.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima è riuscita a liberarsi approfittando di un momento di distrazione dei suoi aguzzini. Scendendo nel giardino dell'edificio, è riuscita a chiedere aiuto a negozianti e passanti, che hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine. Gli agenti della Polizia Locale e dei Carabinieri sono intervenuti tempestivamente, mettendo in sicurezza la donna e arrestando uno degli aggressori, un 40enne tunisino.

La vittima è stata soccorsa e trasportata in ospedale, dove le lesioni riportate hanno confermato la violenza di gruppo subita. Le indagini sono in corso, con le forze dell'ordine che stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per identificare eventuali altri complici e ricostruire l'intera dinamica dell'accaduto.

Questo tragico episodio evidenzia la persistente emergenza sicurezza a Mestre, dove alcune aree della città continuano a essere teatro di degrado e criminalità. Le autorità locali sono chiamate a intensificare gli interventi per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire il ripetersi di simili atti di violenza.

Inoltre, la vicenda solleva interrogativi sulla gestione e destinazione d'uso degli edifici abbandonati, che spesso diventano rifugi per attività illecite e luoghi di violenza. È fondamentale che vengano adottate misure efficaci per recuperare e riqualificare queste strutture, restituendole alla comunità e impedendo che diventino focolai di criminalità.

Infine, questo caso sottolinea l'importanza di sensibilizzare la cittadinanza sulla violenza di genere e di promuovere una cultura del rispetto e della non violenza. È essenziale che le istituzioni, le scuole e le associazioni collaborino per educare le nuove generazioni a relazioni sane e rispettose, prevenendo così futuri episodi di violenza.

Per chiunque fosse vittima di violenza o stalking, è possibile chiedere aiuto chiamando il numero 1522, attivo 24 ore su 24, o visitando il sito www.1522.eu, dove è disponibile anche la chat con un'operatrice.


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