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"Dalla tarda mattinata del 25 ottobre 2013 è in corso una persistente sebbene modesta attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est dell'Etna. Tale attività nelle ultime ore ha mostrato un graduale aumento nella frequenza delle esplosioni, che è stato accompagnato da un leggero incremento nell'ampiezza del tremore vulcanico. Non si osserva al momento alcuna ricaduta di materiale piroclastico sui fianchi del cono. Questa ripresa dell'attività eruttiva è stata preceduta, a partire dai primi di settembre, da ripetute serie di piccole esplosioni stromboliane ed emissioni di cenere dal medesimo cratere. L'ultima attività parossistica del Nuovo Cratere di Sud-Est ha avuto luogo la sera del 27 aprile 2013".
E' dalla mezzanotte che l'attività dell'Etna preoccupa i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per ora il vento sta aiutando la situazione ed il traffico aereo.
“Lo scalo etneo è al momento operativo e i disagi sono minimi”, viene spiegato. La prossima riunione dell’unità di crisi è fissata alle ore 12.30.
Intanto la doppia fontana di lava continua a scorreree la nube di cenere si nuove verso sud/ovest.
La colata lavica del nuovo cratere di Sud-Est dell’Etna - dicono gli esperti dell'Ingv - si dirige verso la desertica Valle del Bove.
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