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L'arcivescovo emerito dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi, partecipa al Conclave come elettore e figura tra i papabili per il pontificato.
Giuseppe Petrocchi, cardinale e arcivescovo emerito dell'Aquila, è giunto a Roma per prendere parte al Conclave che eleggerà il successore di Papa Francesco. A 76 anni, Petrocchi rientra tra i 135 cardinali con diritto di voto, essendo sotto il limite degli 80 anni previsto dal diritto canonico.
Originario di Venagrande, frazione di Ascoli Piceno, Petrocchi è stato nominato cardinale nel 2018 da Papa Francesco, che lo aveva precedentemente trasferito dalla diocesi di Latina all'Aquila. Durante il suo episcopato, ha promosso iniziative significative, tra cui il rilancio della Perdonanza Celestiniana, evento spirituale di rilievo per la comunità aquilana.
Alla notizia della morte di Papa Francesco, Petrocchi ha espresso profonda commozione, ricordando il Pontefice come un uomo che "non si è risparmiato" nel suo ministero. Ha sottolineato l'importanza di proseguire il messaggio di apertura e misericordia lasciato da Francesco .
Il cardinale ha inoltre evidenziato il legame speciale tra Papa Francesco e l'Aquila, ricordando la visita del 2022 per l'apertura della Porta Santa della basilica di Collemaggio. In quell'occasione, il Papa aveva prorogato l'indulgenza plenaria della Perdonanza, collegandola al Giubileo .
Nel Conclave, Petrocchi si unisce ad altri cardinali italiani, tra cui Marcello Semeraro, ex vescovo di Albano, e Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli. La presenza di questi prelati sottolinea il ruolo significativo dell'Italia nella Chiesa cattolica e l'importanza del contributo italiano nella scelta del nuovo Pontefice.
La partecipazione di Petrocchi al Conclave rappresenta un momento di grande rilevanza per la comunità abruzzese e marchigiana, che vede in lui un punto di riferimento spirituale e pastorale. Il suo coinvolgimento nelle decisioni future della Chiesa universale è motivo di orgoglio per le regioni che ha servito con dedizione.