Columbia sfida Trump: scontro acceso su libertà accademica e fondi federali

16 Aprile 2025   15:23  

L'università di New York si unisce ad Harvard nel respingere le richieste dell'amministrazione Trump, difendendo l'autonomia accademica e i diritti costituzionali.

La Columbia University si è recentemente unita ad Harvard nel rifiutare le richieste dell'amministrazione Trump, che miravano a limitare le proteste studentesche, modificare le pratiche di assunzione e sottoporre l'università a verifiche governative. Queste richieste sono state percepite come un tentativo di controllo politico sulle istituzioni accademiche.

In risposta, l'amministrazione Trump ha minacciato di sospendere fondi federali significativi destinati alla ricerca e all'istruzione. Columbia, tuttavia, ha dichiarato che non accetterà alcun accordo che comprometta la sua libertà accademica e l'autonomia istituzionale.

La presidente ad interim di Columbia, Claire Shipman, ha affermato che l'università continuerà a dialogare in buona fede con il Dipartimento di Giustizia, ma ha sottolineato che non permetterà al governo di dettare cosa insegnare, chi assumere o quali aree di ricerca perseguire.

Questa posizione ha ricevuto il sostegno di altre istituzioni accademiche, tra cui Princeton e Stanford, che hanno espresso solidarietà a Harvard e Columbia nella difesa della libertà accademica.

Il confronto tra le università e l'amministrazione Trump evidenzia una crescente tensione tra il governo federale e le istituzioni educative, sollevando preoccupazioni sulla possibile erosione dei diritti costituzionali e dell'autonomia accademica negli Stati Uniti.


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