Aurore Boreali in Italia: Il Fenomeno Spiegato

08 Novembre 2023   11:50  

Il 5 novembre 2023, un fenomeno straordinario ha abbellito i cieli italiani, colorandoli di una suggestiva luce rossa, offrendo uno spettacolo sorprendente e raro che ha coinvolto l'intera Penisola, dalle Alpi fino alle Puglie. Questa non è stata l'unica volta che abbiamo potuto godere di una meravigliosa aurora boreale in Italia, poiché un altro spettacolo simile si era già verificato a settembre del 2023, portando questo fenomeno unico e affascinante anche alle nostre latitudini.

Ma come è possibile che un fenomeno che solitamente è associato alle regioni polari sia riuscito a manifestarsi così più a sud, fino in Italia? E perché, mentre alle latitudini settentrionali le aurore sono principalmente verdi, da noi sono prevalentemente rosse? Questi sono solo alcuni dei quesiti che cercheremo di risolvere insieme.

Per comprendere l'origine di un'aurora boreale, dobbiamo considerare alcuni concetti scientifici di base. Questo affascinante fenomeno è il risultato dell'interazione tra il campo magnetico terrestre, noto come magnetosfera, e il vento solare, composto da particelle cariche emesse dal Sole durante le tempeste geomagnetiche. Il tutto ha origine da ciò che è conosciuto come "brillamento solare" o "eruzione solare", ovvero una violenta esplosione di materia sulla superficie del Sole. I brillamenti solari possono generare una vasta gamma di radiazioni elettromagnetiche, dall'infrarosso agli ultravioletti e ai raggi X. Le esplosioni solari più forti possono rilasciare enormi nubi di plasma solare nello spazio, un evento noto come espulsione di massa coronale (CME). Quando una di queste CME raggiunge la Terra, può scatenare una tempesta geomagnetica e provocare l'insorgenza di aurore boreali.

Tuttavia, la Terra è dotata di una difesa naturale contro queste radiazioni solari: la magnetosfera. Questa barriera protettiva devia le particelle cariche provenienti dal Sole verso le regioni polari del pianeta. Poiché la magnetosfera è più debole alle alte latitudini, le particelle cariche provenienti dal Sole possono interagire con l'atmosfera terrestre nella zona polare, generando così le aurore boreali.

Ma perché questi spettacoli di luce appaiono colorati? I gas nell'atmosfera vengono eccitati dalle particelle cariche e, durante il processo di "diseccitazione," emettono luce a diverse lunghezze d'onda e, di conseguenza, colori.

La tonalità della luce emessa dipende dai tipi di gas che vengono eccitati e dall'energia delle particelle cariche provenienti dal Sole. Nell'alta atmosfera (tra i 300 e i 400 km), è più probabile trovare ossigeno in forma monoatomica, che emette principalmente luce rossa durante il processo di diseccitazione. Alle altitudini inferiori (tra i 100 e i 300 km), prevale l'ossigeno molecolare, che emette principalmente luce verde.

Quindi, mentre alle latitudini polari, dove la protezione magnetica è più debole, il colore predominante è il verde, alle latitudini italiane, le aurore boreali tendono a essere rosse. Queste ultime si verificano a quote così elevate nell'atmosfera da renderle visibili persino in Italia, sebbene si generino a migliaia di chilometri di distanza.

Ma potremo mai rivedere questo spettacolo in futuro? Questo dipenderà in gran parte dall'attività solare. Il Sole ha un ciclo di attività magnetica che dura circa 11 anni e che attualmente sta raggiungendo il suo picco di attività. Questo aumento dell'attività solare potrebbe portare a una maggiore probabilità di eruzioni solari e di CME, aumentando così la possibilità di osservare aurore boreali alle latitudini italiane. Sebbene sia difficile fare previsioni precise, questa prospettiva offre una possibilità di rivedere questi spettacoli di luce affascinanti anche da noi.


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