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La morte di una bambina per shock anafilattico alimenta timori infondati tra i celiaci. Gli esperti distinguono tra allergia al frumento e celiachia.
La tragica scomparsa della piccola Martina, 9 anni, residente a Roma, ha riacceso il dibattito su celiachia, allergie alimentari e intolleranze. La bambina è deceduta il 6 dicembre a causa di uno shock anafilattico dopo aver consumato un piatto di gnocchi contenenti frumento. Questo drammatico evento ha suscitato paura e confusione, soprattutto tra le famiglie che convivono con la celiachia.
Tuttavia, gli esperti sottolineano con fermezza che la celiachia, che colpisce circa l’1% della popolazione italiana, non può essere responsabile di episodi così acuti e improvvisi. "Il decesso di Martina è stato causato da una reazione allergica al frumento, una condizione rara ma potenzialmente fatale", chiarisce la professoressa Renata Auricchio, pediatra e specialista in malattie legate agli alimenti.
Celiachia e allergia al frumento: due condizioni diverse
La professoressa Auricchio spiega che la celiachia è una malattia cronica legata all’assunzione di glutine, una proteina del grano e di altri cereali, che nei soggetti predisposti geneticamente scatena una risposta immunitaria dannosa per l’intestino. "I sintomi tipici della celiachia includono diarrea, dolori addominali, problemi di crescita e anemia. Non c’è, però, alcun rischio di shock anafilattico, che è invece caratteristico delle allergie alimentari".
L’allergia al frumento, responsabile della morte di Martina, è una condizione diversa, che può causare reazioni immediate e pericolose anche in presenza di quantità minime dell’allergene. "Un soggetto allergico al frumento non può tollerare neppure le tracce che invece sono sicure per i celiaci nei prodotti senza glutine, regolati da una soglia di 20 parti per milione", sottolinea la specialista.
Un messaggio rassicurante alle famiglie celiache
Il professor Claudio Romano, presidente della Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP), interviene per dissipare i timori ingiustificati: "La celiachia non è una condizione acuta e non può causare uno shock anafilattico mortale. È importante fare chiarezza per evitare che si diffondano paure infondate".
Secondo gli esperti, la corretta informazione è essenziale per distinguere tra celiachia, allergie e intolleranze alimentari. La tragedia di Martina evidenzia anche la necessità di sensibilizzare la popolazione sull’uso di strumenti di emergenza come gli autoiniettori di adrenalina, fondamentali in caso di reazioni allergiche gravi.
La comunità scientifica ribadisce che la dieta senza glutine, necessaria per i celiaci, è un trattamento efficace e sicuro, mentre l’allergia al frumento richiede misure più restrittive e una sorveglianza costante. La speranza è che eventi come questo possano contribuire a una maggiore consapevolezza, riducendo ansie inutili per chi vive con la celiachia e altre condizioni alimentari.