Ucraina, notte di bombe su Kiev. Rientra l'allarme chimico a Sumy

Biden telefona oggi ai leader Ue, venerdì andrà in Polonia.

21 Marzo 2022   10:30  

Ennesima notte di bombardamenti russi sull'Ucraina, nel ventiseiesimo giorno della guerra scatenata da Mosca.

Le bombe sono cadute in particolare su Kiev e nella regione nordorientale di Sumy, mentre le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato in almeno altri sei oblast. Nella capitale ucraina i bombardamenti hanno investito alcune case e un centro commerciale, nel quale è scoppiato un vasto incendio che ha reso necessario l'intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco: otto il numero delle vittime, ha riferito l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dall'agenzia Unian. La zona è stata colpita da una potente esplosione che ha lasciato un cratere largo diversi metri.

Due navi russe sono apparse in un'incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco "in modo indiscriminato", ha riferito su Telegram il portavoce del quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk, secondo Ukrinform. L'artiglieria delle Forze armate ucraine avrebbe aperto il fuoco in risposta e avrebbe allontanato le navi dalla riva.

Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol: lo riporta il Guardian citando la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk, che ha spiegato come continuino a fallire gli sforzi per raggiungere Mariupol con scorte umanitarie. 

Nella regione di Sumy, bersagliata da caccia russi diretti verso il centro dell'Ucraina, c'è stata una perdita di ammoniaca da un impianto chimico: le autorità avevavno lanciato l'allarme per due villaggi entro i 2,5 chilometri dal sito, raccomandando agli abitanti di prendere precauzioni. La perdita nell'impianto chimico di Sumykhimprom è "sotto controllo con solo una persona ferita", ha affermato su Twitter il Centro per le comunicazioni strategiche del Ministero della cultura ucraina. Anche il governatore dell'oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyy su Telegram conferma: "Alle 7.50 la perdita è stata eliminata". "Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell'impresa", aggiunge il governatore.

L'ULTIMATUM A KIEV - Kiev ha intanto respinto ieri sera la richiesta di Mosca di consegnare la città di Mariupol. "La resa non è un'opzione", ha dichiarato la vicepremier Iryna Vereshchuk aggiungendo che l'Ucraina "chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro" per l'evacuazione dei civili. In una lettera, il ministero della Difesa russo sosteneva però che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa. "Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, qualcosa di orrendo, lo dobbiamo condannare in modo netto, la città è completamente distrutta", ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell. "Questa non è guerra ma la distruzione di un Paese senza considerazione delle leggi della guerra perché anche la guerra ha delle leggi. Moralmente, la Russia ha perso la legittimità. Putin merita la più netta condanna del mondo civilizzato", ha aggiunto.

ATTESA PER LA RIPRESA DEI COLLOQUI - E mentre per oggi è attesa la ripresa dei colloqui tra Kiev e Mosca in formato online, continua a muoversi la diplomazia internazionale. La Svizzera sarebbe pronta a ospitare negoziati tra Russia e Ucraina, o comunque a fare da mediatore. "Le armi tacciano presto", ha detto il presidente svizzero Ignazio Cassis atteso oggi al confine tra Polonia e Ucraina. E in Polonia si recherà questo venerdì Joe Biden: a Varsavia il presidente americano incontrerà il so omologo polacco Andrzej Duda, ha annunciato la Casa Bianca.

BIDEN E I LEADER UE - Per oggi pomeriggio è prevista intanto una telefonata tra il leader Usa, il premier Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Boris Johnson per discutere - dice l'amministrazione Biden - "di una risposta coordinata all'attacco immotivato della Russia all'Ucraina". Johnson ha intanto detto di aver parlato ieri con Zelensky e di voler "promuovere gli interessi" di Kiev a vertici di Nato e G7 di questa settimana. Sul fronte delle sanzioni, da Washington arriva la minaccia di estendere le misure alle "vette più alte" dell'economia russa. Il vice consigliere per la Sicurezza nazionale americano Daleep Singh ha spiegato che le sanzioni potrebbero essere ampliate ancora di più e applicate ad altri obiettivi tra cui più banche e "altri settori" che non sono stati ancora toccati. "Non voglio specificarli, ma penso che Putin saprebbe cosa sono", ha detto Singh. E anche la Polonia intende confiscare proprietà e beni russi, ha affermato il premier Mateusz Morawiecki, che oggi ha in programma un incontro con l'opposizione nel quale discutere di come "congelare e confiscare le proprietà russe" in territorio polacco. "Da un lato ci sono restrizioni costituzionali per tali azioni, legate al diritto di proprietà; dall'altro sempre più polacchi non riescono a capire perché non possiamo farlo nel nostro Paese, come gli italiani che invece hanno confiscato gli yacht degli oligarchi russi", ha detto Morawiecki.


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