Ucraina, Kuleba: embargo al petrolio e gas russo. Sindaco Bucha: 'Trovati 320 corpi di civili uccisi

La Nato: 'prepariamoci ad un lungo confronto con Putin'. Esodo preme anche su frontiera usa: 1.700 a ingresso da Messico

07 Aprile 2022   10:02  

Il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia decise dall'Occidente "sembra efficace, ma non è abbastanza".

Ne è convinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel suo consueto videomessaggio serale ha insistito: la misura non è proporzionata alle atrocità commesse a Bucha e che proseguono a Mariupol e Kharkiv.

"Fino a ieri sera - fa sapere intanto il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk in un'intervista alla tv ucraina Dw - erano 320 i civili trovati uccisi. Gli specialisti stanno ora lavorando sui corpi: specialisti forensi, agenti delle forze dell'ordine, ma il numero di corpi scoperti cresce ogni giorno. Si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile, quando non c'erano bombardamenti, seppellire i corpi. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li portassero via. Quasi nel 90 per cento dei casi sono ferite da proiettili, non schegge".

ANCORA CORPI A BUCHA - Alla domanda su dove sono stati trovati i cadaveri, il sindaco spiega che "sono stati trovati tre luoghi a Bucha: il territorio dell'impresa Ukragrosnab, dove gli invasori russi hanno scaricato i corpi delle persone con le mani legate come legna da ardere. Poi le strade di Vokzalnaya, Yablunskaya e il campo per bambini 'Promenisty', dove hanno anche trovato persone con le mani legate e ferite da proiettili". Fedoruk racconta che "sia prima che durante l'occupazione, sono stato con la comunità, come dovrebbe essere. Personalmente ho visto tre episodi in un unico luogo. Mi trovavo in una casa privata, accanto alla quale avvenivano le esecuzioni. Questa è Lech Kachinsky Street, dove si trova l'impresa Yuzhteploenergomontazh, c'era solo un posto di blocco degli invasori russi e hanno sparato a tre auto a un certo intervallo di tempo. C'erano quattro persone in una macchina: un uomo, una donna incinta e bambini, tre di loro sono stati uccisi. Il corpo della donna è stato sepolto dal marito nella trincea che gli occupanti russi avevano scavato per ripararsi. Invece di una croce, ha installato la targa dell'auto su cui viaggiavano e i corpi dei bambini sono stati portati in chiesa e sepolti. Non so se quell'uomo sia sopravvissuto e quale sia il suo destino". Quanto alle abitazioni, il sindaco elenca: "112 case private sono state rase al suolo e non possono essere restaurate, altre un centinaio furono danneggiate. Inoltre, 18 condomini sono stati gravemente danneggiati e bruciati a causa dei bombardamenti". Fino ad oggi compreso a Bucha vige il coprifuoco, quindi il sindaco consiglia ai civili di non tornare in città "fino alla decisione finale": "Ciò è particolarmente vero per donne e bambini. Perché finora in città non c'è elettricità, acqua, gas".

KIEV E LE SANZIONI - "Ho tre richieste oggi per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi", ha detto anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio atlantico. "Noi insistiamo - nel chiedere l'embargo al petrolio e al gas russo, la piena disconnessione da swift, i porti chiusi. Spero che non si arrivi a una situazione in cui servono altri shock come Bucha per imporre nuove sanzioni, non posso credere che il popolo ucraino debba soffrire così tanto per convincere i politici europei ad agire". "Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra leadership, tua personale e del tuo Paese, quello che fate ogni giorno ispira il mondo intero". Lo ha detto Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, al Consiglio atlantico accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. "Gli alleati vi hanno sostenuto e vi hanno dati mezzi di diverso tipo per difendervi. Ma ora serve fornire aiuto ulteriore e sono sicuro che i leader decideranno di consegnare all'Ucraina sistemi anti-aerei, anti carro ma anche armi più pesanti. Questa è un'opportunità per ascoltare la tua analisi e capire come sostenervi meglio". "Se non c'è un pacchetto davvero doloroso di sanzioni contro la Russia e se non c'è la fornitura delle armi di cui abbiamo un vero bisogno e che abbiamo chiesto molte volte, questo verrà considerato dalla Russia come un permesso. Un permesso ad andare oltre. Un permesso ad attaccare. Un permesso ad avviare una nuova sanguinosa ondata nel Donbass", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video di questa notte. Ma non solo: il leader ucraino guarda al suo Paese devastato e non può fare a meno di pensare al futuro, che per essere possibile deve inevitabilmente passare per una ripresa economica: "Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese sul nostro territorio là dove è sicuro e possibile lavorare", ha detto, mantenendo però il dito puntato contro Mosca che, ha insistito, non vuole che nulla venga visto prima che prendano il controllo della città, prima che la ripuliscano". Il riferimento è alla città di Mariupol, assediata da oltre un mese, che "al momento è l'inferno", ha continuato, "Non riusciranno a nascondere migliaia di persone. Il mondo ha visto la vera situazione. E' stato visto ciò che è stato fatto all'Ucraina". Una 'città martire' Mariupol, distrutta per il 90%, e secondo il suo sindaco, Vadim Boychenko, il 40% del territorio urbano "non è più ricostruibile".

LA SITUAZIONE SUL CAMPO - Intanto proseguono i pesanti combattimenti nell'Est del Paese e Kiev invita i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare, mentre denuncia la scomparsa di oltre 400 persone da Gostomel, la località alle porte di Kiev dove questa mattina è scattato un coprifuoco previsto per una settimana, fino alle 6 del mattino, ora locale, del 14 aprile, una "misura necessaria" per sminare la città e consentire ai civili di rientrarvi in sicurezza, afferma in un tweet la parlamentare ucraina Lesia Vasylenkonel. La città è sotto l'occupazione delle forze russe da 35 giorni. L'Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell'Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli. Oltre 5mila civili, compresi 210 bambini, sono stati uccisi a Mariupol dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha detto il sindaco della città del sud dell'Ucraina assediata, Vadym Boichenko, secondo quanto riporta il Guardian.

Il Pentagono mette in guardia intanto: la mossa delle forze russe di spostare l'offensiva nell'est dell'Ucraina potrebbe "allungare la guerra più di quanto chiunque di noi voglia", stando ad un funzionario del ministero Usa della Difesa, secondo cui Washington si aspetta che il conflitto si intensifichi nella zona del Donbass. Sul fronte rifugiati poi, gli occhi sono adesso puntati sugli Stati Uniti, sulla cui frontiera meridionale comincia a premere la pressione degli arrivi via via più consistenti di chi fugge dalla guerra in Ucraina. Sono infatti circa 1.700 i rifugiati ucraini arrivati a Tijuana, in Messico, sperando di riuscire a entrare negli Stati Uniti. Lo riporta Nbc news spiegando che nella città di confine, vicino San Diego, è stato allestito un centro accoglienza in una palestra. Secondo Cbs, i profughi sono arrivati in Messico con un visto turistico. Circa 150 ucraini vengono accolti negli Stati Uniti ogni giorno da quando il presidente americano Joe Biden ha annunciato di voler garantire l'ingresso nel Paese a 100.000 profughi.


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