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Un’emergenza in alta quota sul Dolma Khang in Nepal porta alla luce il corpo del giovane alpinista abruzzese, dopo giorni di ricerche bloccate dal maltempo.
È stato recuperato il corpo di Paolo Cocco, fotografo originario di Fara San Martino (Chieti) ed ex vicesindaco del comune, travolto da una valanga durante una spedizione sulla montagna himalayana Dolma Khang, situata a 6.300 metri al confine nord del Nepal. Ad annunciarlo è stato il sindaco del paese, Antonio Tavani, in un comunicato ai familiari dell’uomo.
Il drammatico episodio, che coinvolge anche il collega abruzzese biologo Marco Di Marcello (37 anni, Teramo), è stato causato da una slavina che si è abbattuta sul gruppo di scalatori nei primi giorni della spedizione. Di Marcello risulta ancora disperso, benché il segnale del suo dispositivo satellitare sia attivo e indicherebbe movimento.
Secondo la ricostruzione, Cocco era partito il 24 ottobre con l’obiettivo di compiere la prima ascensione italiana alla vetta del Dolma Khang. Le ricerche sono state rese difficili da condizioni meteo avverse e dall’altitudine, rallentando l’intervento dei soccorsi.
Nel corso della carriera, Paolo Cocco aveva operato come fotografo e grafico, con radici profonde nella sua comunità abruzzese: aveva rivestito il ruolo amministrativo di vicesindaco a Fara San Martino e collaborava a progetti di valorizzazione turistica del territorio. Il sindaco Tavani lo descrive come “un fratello minore” e sottolinea il forte legame con il paese.