Meteo, tra Natale e Capodanno possibile svolta fredda: anticiclone nordico cambia lo scenario

18 Dicembre 2025   19:49  

I modelli indicano un possibile ribaltamento della circolazione europea: meno correnti atlantiche miti, più blocchi anticiclonici e un ritorno a condizioni invernali diffuse.

Le proiezioni a lungo termine dei principali modelli meteorologici delineano un possibile cambio di passo nella circolazione atmosferica europea tra Natale e Capodanno. Dopo una prima parte d’inverno dominata da correnti occidentali atlantiche, responsabili di temperature sopra la media, l’evoluzione sinottica potrebbe imboccare una strada diversa, ancora non definitiva ma sempre più supportata dalle ultime simulazioni.

Nel periodo 22-29 dicembre, l’assetto barico sull’Europa potrebbe subire una modifica rilevante. Le analisi settimanali ipotizzano la formazione di un blocco anticiclonico tra Scandinavia e Mare di Norvegia, una configurazione in grado di indebolire il flusso atlantico. Questo scenario favorirebbe condizioni più stabili su alcune aree del continente, ma allo stesso tempo aumenterebbe il rischio di freddo e precipitazioni sopra la media su altre, in particolare sul Mediterraneo.

Con l’avvicinarsi di fine anno, tra 29 dicembre e 5 gennaio, la struttura barica potrebbe evolvere ulteriormente. L’anticiclone nordico tenderebbe ad arretrare, lasciando spazio alla risalita di un promontorio atlantico più pronunciato. Tale configurazione aprirebbe la strada a discese di aria fredda dalle alte latitudini, mantenendo un contesto più invernale rispetto alle settimane precedenti. Le mappe mostrano infatti un sottomedia termico più esteso sull’Europa e una maggiore frequenza di precipitazioni sul bacino del Mediterraneo.

Questo possibile cambio di scenario non sembra direttamente collegato a dinamiche di alta atmosfera. Il vortice polare, pur non risultando particolarmente compatto, non mostra segnali di un coinvolgimento diretto alle medie latitudini. A guidare l’evoluzione sarebbero piuttosto i processi della bassa atmosfera, con onde rapide, impulsi di vento e interazioni tra masse d’aria capaci di modificare l’equilibrio delle grandi correnti, favorendo fasi meno dominate dalle correnti miti occidentali e la comparsa di anticicloni di blocco.

Nel dettaglio, tra 27 e 31 dicembre, l’Italia si troverebbe spesso in un contesto variabile, con nuvolosità alternata a schiarite al Nord, precipitazioni più frequenti sui versanti adriatici e tirrenici, e nevicate a tratti sull’Appennino, in particolare sul Gran Sasso. Le Alpi vedrebbero episodi nevosi intermittenti, mentre il Centro-Sud resterebbe maggiormente esposto a fasi instabili, specie sulle regioni adriatiche e sulle Isole maggiori.

L’inizio del nuovo anno, secondo le attuali tendenze, potrebbe aprirsi con un quadro più stabile su molte aree, ma senza escludere nuove ondulazioni fredde in grado di riportare precipitazioni e clima invernale. Uno scenario in evoluzione, che richiederà ulteriori conferme nei prossimi aggiornamenti modellistici.


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