Torturata e segregata in cassone mele, agli arresti imprenditore agricolo

30 Agosto 2018   12:03  

Sequestro di persona e tortura: sono le accuse con le quali un imprenditore agricolo bolzanino di 53 anni, residente in provincia di Verona, è stato arrestato dai Carabinieri di Villafranca di Verona e dalla Polizia Stradale, che hanno tratto in salvo una donna polacca di 44 anni che è stata segregata per due settimane, rinchiusa in un cassone per contenere le mele nelle campagne ai confini con l'autostrada Milano-Venezia, nelle vicinanze di Somma Campagna (Verona).

La donna, che avrebbe avuto anche una relazione con l’imprenditore, arrivava da Varsavia, dove vive con la famiglia, per lavorare nei campi dell’uomo.

Lo scorso 14 agosto una discussione è degenerata e l’uomo l’ha rinchiusa nel cassone, nel quale la 44enne rimasta segregata per due settimane, sotto il sole cocente, con il datore di lavoro-aguzzino che le portava da bere e da mangiare.

I lamenti della donna, ormai sfinita, sono stati sentiti dai giardinieri che stavano lavorando sull’autostrada Brescia-Padova. Insieme all’intervento delle forze dell’ordine sono riusciti a porre fine alla prigionia della signora che è stata ricoverata in stato di choc all’ospedale di Villafranca. 



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