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Sullo 'spazzacorrotti' la maggioranza vuole procedere blindata. Questa mattina si voterà la fiducia al Senato, evitando così ogni possibile incidente di percorso. La memoria penta-leghista non ha cancellato lo scivolone del 20 novembre scorso che macchiò uno dei provvedimenti-simbolo del contratto di governo: la maggioranza andò sotto sull'emendamento Vitiello che depotenziava il reato di peculato nel ddl anticorruzione.
Una 'buccia di banana' che ha rischiato di mettere in ombra altre norme previste da provvedimento, dal Daspo per i corrotti alla riforma della prescrizione, dall'agente infiltrato a nuove regole in materia di trasparenza e controllo dei finanziamenti per partiti. Con la fiducia posta ieri (premessa per il ritorno alla Camera di un testo ripulito dell'emendamento Vitiello) tutto dovrebbe procedere senza scossoni, anche se permangono i motivi di tensione nell'esecutivo alle prese con una manovra a rischio infrazione. La maggioranza a palazzo Madama non ha dato segnali di cedimento, avendo respinto le pregiudiziali poste dalle opposizioni: 151 contrari, 93 favorevoli e 12 astenuti.