Roma sotto scacco delle Mafie: Arrestati i Figli di Senese e Nicoletti

09 Luglio 2024   12:47  

Una vasta operazione antimafia ha scosso Roma questa mattina, con la Dia che ha eseguito diciotto misure cautelari e disposto il sequestro di beni per oltre 131 milioni di euro. L'azione della Direzione Investigativa Antimafia, su mandato della Dda di Roma, ha preso di mira 57 indagati ritenuti gravemente indiziati di far parte di due organizzazioni criminali con finalità estorsive, usuraie, di riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti. Le attività illecite erano radicate nel tessuto economico della capitale, gestite con la complicità di clan camorristici e 'ndranghetisti.

Tra gli arrestati figurano Antonio Nicoletti, figlio dell'ex membro della banda della Magliana Enrico Nicoletti, e Vincenzo Senese, figlio di Michele Senese, noto capo della camorra a Roma. Anche il produttore cinematografico Daniele Muscariello e il manager musicale Angelo Calculli sono stati colpiti da misure cautelari. Roberto Macori e Salvatore D'Amico sono altri nomi rilevanti coinvolti nell'operazione.

Le indagini, avviate nel marzo 2018, hanno rivelato l'esistenza di una sofisticata rete di riciclaggio di denaro sporco, infiltrata in settori legali come la cinematografia, l'edilizia, la logistica e il commercio di autovetture e idrocarburi. Le mafie coinvolte includono il clan D'Amico-Mazzarella, le cosche calabresi Mancuso e Mazzaferro, e il clan Senese, tutti coinvolti nel commercio illecito degli idrocarburi.

Le intercettazioni raccolte durante l'indagine rivelano uno scenario inquietante di connivenza tra criminalità organizzata e politica locale. In una delle conversazioni intercettate, un indagato afferma senza mezzi termini: "A Roma faccio proprio la carne di porco, faccio proprio lo schifo". Questa frase sintetizza l'impunità e l'arroganza con cui le organizzazioni mafiose hanno operato nel tessuto socio-economico della capitale, contaminando anche il panorama politico.

La Procura di Roma ha delegato al Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Roma l'attività di accertamento fiscale per approfondire ulteriormente il coinvolgimento degli indagati nelle attività economico-finanziarie illecite. L'operazione ha evidenziato la pericolosa convergenza di interessi tra mafie consolidate e nuove, tutte orientate a consolidare il loro potere criminale sulla città eterna.


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