Omicidio di Giulia Cecchettin: Orrore nei dettagli dell'autopsia, emerge l'aggravante della crudeltà

01 Dicembre 2023   14:44  

"Le ferite rivelano una lotta disperata e l'ultimo colpo fatale al collo: Filippo Turetta potrebbe affrontare l'accusa più grave"

La tragica vicenda dell'omicidio di Giulia Cecchettin si fa sempre più raccapricciante, con i dettagli orribili emersi dall'autopsia eseguita dall'anatomopatologo Guido Viel, affiancato dall'entomologo che ha seguito il caso Elisa Claps. Le 26 ferite trovate sul corpo della giovane, abbandonato in una scarpata vicino al lago di Barcis, hanno svelato una sequenza agghiacciante di violenza.

Secondo l'ordinanza del gip Benedetta Vitolo, alcune ferite sono state inflitte quando la vittima era già morta, mentre altre sono risultate segni del trascinamento del corpo, soprattutto quelle alla testa causate dalla violenta caduta durante il tentativo disperato di fuga dall'auto di Filippo Turetta nell'area industriale di Fossò.

Tuttavia, è su una ferita in particolare che si concentrerà l'esame autoptico: la lesione al collo nella regione latero-cervicale sinistra e cervicale posteriore, dai margini netti. Questa ferita profonda, rappresenta il colpo fatale, quasi istantaneo, inflitto dopo numerosi attacchi precedenti. Gli inquirenti, guidati dal procuratore di Venezia Bruno Cherchi, intendono contestare l'aggravante della crudeltà, basandosi sui segni di lotta riscontrati.

I dettagli orribili rivelano che Giulia Cecchettin potrebbe aver cercato di fermare la lama del coltello con le mani nude, come suggeriscono i tagli ai palmi delle mani riscontrati durante il primo esame medico legale. Questo elemento diventa cruciale per comprendere la dinamica della lotta e supportare l'accusa di crudeltà contro Turetta.

La vicenda si svela in tre fasi: le prime coltellate vicino a casa, l'aggressione a Fossò mentre Giulia cercava di fuggire, la caduta e il colpo fatale al collo. Questi dettagli, ritenuti fondamentali per giungere a una condanna all'ergastolo, hanno portato Procura e carabinieri a interrogare Turetta quasi in contemporanea con l'esame autoptico.

Filippo Turetta, dopo la sua decisione di non rispondere al gip martedì, potrebbe fare lo stesso oggi. Tuttavia, incontri ravvicinati con i suoi avvocati e il rinvio dell'incontro con i genitori suggeriscono una nuova fase, il cui grado di dettaglio e completezza rimane da scoprire. Nel frattempo, il comando generale dell'Arma ha diffuso una nota a tutti i comandi dei carabinieri, sottolineando l'importanza di una gestione accurata e tempestiva in caso di violenze e maltrattamenti. Ogni segnalazione deve essere gestita con la massima attenzione.


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