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Gino Paoli si dimette da presidente della Siae. Le sue dimissioni sono "irrevocabili", come ha scritto lo stesso artista nella comunicazione ai consiglieri della Siae riuniti oggi a Milano per il Consiglio di gestione, e sono conseguenza della vicenda che lo coinvolge in materia di presunta evasione fiscale.
Nella lettera, Paoli sottolinea in primo luogo
Ci tengo a dirvi che sono certo dei miei comportamenti e di non aver commesso reati e con il rispetto assoluto di chi sta doverosamente svolgendo il suo lavoro di indagine, intendo difendere la mia dignita' di persona per bene.
L'artista dice quindi che in questi giorni
assisto purtroppo a prevedibili, per quanto sommarie, strumentalizzazioni, che considero profondamente ingiuste e quello che non posso proprio permettermi di rischiare, però, è di coinvolgere la Siae in vicende che certamente si chiariranno, ma che sono e devono restare estranee alla Società.
Paoli aggiunge
ho volutamente aspettato qualche giorno a parlarvi per non entrare nella foga di queste stesse strumentalizzazioni. Credo di aver espletato il mio compito di presidente (un anno e mezzo di mandato, ndr) al massimo delle mie capacità. Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo ottenuto insieme, per cui abbiamo combattuto fianco a fianco in battaglie importanti, fino all'ultima in favore dei giovani autori.
Di qui le dimissioni irrevocabili,
con la certezza che la Siae saprà continuare la sua missione di tutela della creatività italiana.
LA LETTERA DI GINO PAOLI ALLA SIAE