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"Ci sono stati dei momenti in cui tutti noi sapevamo che si potevano prendere, fermare. Ma il funzionario ha detto no. Era un ordine e noi agli ordini dobbiamo obbedire. Ci sono alcuni funzionari che i gradi sembrano averli vinti con i punti delle merendine".
E' la confessione choc di un agente di polizia, in servizio a Milano il primo maggio, durante gli scontri con i Black Bloc.
In un'intervista esclusiva rilasciata a Qn, il poliziotto racconta:
"A un certo punto li avevamo chiusi in una piazza. In quel momento i black bloc si potevano bloccare, se ne potevano fermare parecchi. Bastava spostare un po' di uomini e si potevano chiudere del tutto. È vero che avremmo sguarnito il presidio verso la Scala, ma si poteva ridislocare solo una parte degli agenti".
ed aggiunge:
"Già dalla vigilia si sapeva che l'orientamento era di evitare il contatto a tutti i costi...Fa rabbia vedere la gente che piange perché ha il negozio distrutto. La gente che ti chiede perché non li hai fermati".
In fine commenta:
"Veniamo addestrati per fare queste cose, ma se poi non le dobbiamo fare perché ci addestriamo?".