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Forte del suo 34%, Matteo Salvini detta l'agenda con gli alleati di governo e avverte il socio di maggioranza Luigi Di Maio: "Se si vuole andare avanti, è così che si deve fare, ma se da domani si ricomincia con i ritornelli, e allora no...''. Ospite di 'Radio Rtl102.05, il vicepremier fa capire che vuole guardare avanti: "Chiusa la campagna elettorale, chiuse le polemiche". "Ma no, nessun ultimatum'', assicura però commentando il titolo di 'Repubblica' secondo cui il leader della Lega, dopo la vittoria alle europee, ora darà un termine di ''30 giorni a Di Maio'' al quale però chiede "coraggio per il futuro. Comunque vada Lega e M5S hanno più del 50% dei consensi...".
La verità è che la Lega pigliatutto ha prosciugato i 5 Stelle, guadagnando 3 milioni di voti contro i 6 milioni di voti persi dal M5S. Un tracollo per i grillini che ha stravolto gli equilibri all'interno dell'esecutivo governo. "Che facciamo? Stacchiamo la spina al governo o no?".
Questa, a quanto apprende l’Adnkronos da una fonte autorevole del M5S, la domanda posta da Di Maio ai presenti all’inizio del vertice convocato ieri pomeriggio al Mise per analizzare l’esito del voto europeo e disegnare la strategia per il futuro. Una domanda che avrebbe visto la stragrande maggioranza dello stato maggiore grillino compatto sull’idea di andare avanti con l’esperienza dell’esecutivo gialloverde.
Un incoraggiamento al Movimento è arrivato anche da Salvini "convinto" che i Cinquestelle "possano tornare a crescere". "Cinque anni fa avevamo preso il 6% - ha ricordato il leader del carroccio - e se ci fossimo disperati non saremmo qui a commentare il 34%".