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Distrutto un impianto GPL al Prenestino, evacuati centro estivo e palazzi, le autorità avviano accertamenti mentre vigili del fuoco domano il rogo.
Una forte deflagrazione ha scosso questa mattina, 4 luglio 2025, il quartiere Prenestino di Roma, quando un camion ha presumibilmente urtato una conduttura del GPL in fase di scarico presso il distributore di via dei Gordiani. In quel momento erano già presenti sul posto i vigili del fuoco, intervenuti per una fuga di gas segnalata poco prima.
Secondo una prima ricostruzione, si sono verificate almeno due esplosioni consecutive: la prima, minore, è stata seguita da una deflagrazione più violenta intorno alle 08:18, che ha generato una fiammata imponente, accompagnata da un’onda d’urto percepibile fino all’Eur e al Trieste.
Il bilancio attuale parla di oltre 20 feriti, tra cui otto agenti di polizia, un vigile del fuoco, un operatore sanitario del 118 e diversi civili – molti con ustioni e ferite da vetri. Si contano almeno cinque ricoveri ospedalieri, con codici gialli e uno rosso per ustioni più gravi; tuttavia, secondo il questore Roberto Massucci, nessuno corre pericolo di vita.
Le fiamme si sono propagate fino a un deposito giudiziario adiacente, mentre l’onda d’urto ha provocato danni a palazzi circostanti con vetri infranti, infissi divelti e detriti volati fino a 300 metri di distanza. É attualmente chiusa la stazione metro Teano (linea C) e sono in corso ispezioni strutturali su edifici limitrofi.
Sul tratto colpito si trova anche un centro estivo: fortunatamente, intorno alle 07:30, circa otto bambini sono stati evacuati in tempo dal responsabile Fabio Balzani – se l’esplosione fosse avvenuta un’ora dopo, i bambini presenti avrebbero potuto superare i 180, includendo la piscina prenotata.
Le autorità, tra le quali la premier Giorgia Meloni e il sindaco Roberto Gualtieri, stanno mantenendo un costante coordinamento con i vigili del fuoco, la Procura di Roma ha avviato un’inchiesta e l’ARPA Lazio ha attivato il monitoraggio della qualità dell’aria, esortando i residenti a tenere chiuse le finestre.
Tra le reazioni istituzionali, si segnalano il messaggio di vicinanza di Papa Leone XIV, che ha espresso la propria preghiera per le persone coinvolte e la sua apprensione per l’esito dell’incidente .
Le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso, mentre le verifiche tecniche puntano a stabilire la dinamica precisa dell'incidente e l’effettivo distacco della pompa o la rottura del serbatoio durante il rifornimento del camion: solo in questa fase si potrà accertare l’esatta causa dell’esplosione.