Dossier Terre des Hommes, 5990 violenze sui minori nel 2018, in aumento del 3%, dal 2009 + 43%

10 Ottobre 2019   12:06  

Nel 2018 in Italia si registrano 5990 violenze sui minori, il 3% in più dal 2017. Le vittime sono state in prevalenza bambine e ragazze (59,4%).
A dirlo è il nuovo dossier della campagna "Indifesa" di Terre des Hommes per porre l'attenzione sui diritti negati a milioni di bambini in Italia e nel mondo.

La rete di 11 organizzazioni internazionali, con sede in Svizzera, nei dati elaborati dal Comando interforze spiega che un terzo delle vittime ha subito maltrattamenti in famiglia, reato in crescita del 14% dal 2017.

Il dossier, alla sua ottava edizione, è stato presentato alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine dell'11 ottobre anche per sottolineare che è lontano il raggiungimento della parità di genere auspicata dal quinto obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda Onu 2030.

Se si rapportano i dati dei minori vittime di reati con quelli di dieci anni fa, la percentuale è aumentata del 43% visto che nel 2009 erano 4.178. Il problema della violenza sessuale di genere La violenza sessuale è il secondo reato in termini di vittime: 656 nel 2018, l'89% di sesso femminile. A cui si aggiungono le vittime di violenza sessuale aggravata, che ha visto lo scorso anno 383 vittime, l'84% femmine.

In entrambi i casi si registra un calo contenuto dal 2017 , rispettivamente -6% e -1%, che solo in parte bilancia l'enormità del numero delle vittime. In diminuzione anche le vittime legate alla prostituzione minorile (-3%), mentre cresce del 3% il numero di minori vittime di pedopornografia: in tutto 199, per l'80% bambine e ragazze.

I minori vittime di omicidio nel 2018 sono stati 16, di cui 8, la metà, erano femmine. Il dato è in calo del 27% rispetto al 2017, quando erano stati uccisi 22 minori. Le bambine e le ragazze con disabilità sono vittime delle violenze di genere dieci volte di più rispetto alle loro coetanee senza disabilità. Discriminate sin dalla nascita, le neonate con disabilità hanno più probabilità, in alcuni Paesi, di essere uccise o di non essere mai legalmente registrate all'anagrafe, e quindi non hanno accesso alle prestazioni sanitarie, all'educazione e ai servizi sociali.

Nella ricerca emerge la stima, tra l'altro, che da qui al 2030 68 milioni di bambine verranno sottoposte a mutilazioni genitali e 130 milioni le bambine e le ragazze escluse da scuola che finiscono con l'essere sfruttate in lavori umili e poco retribuiti o col subire abusi e violenze nell'ambito di relazioni e matrimoni precoci. 

Ogni anno, 12 milioni di ragazze sotto i 18 anni si sposano, spesso con uomini molto più grandi, e circa 2 milioni di ragazze con meno di 15 anni rimangono incinte. Si tratta di adolescenti impreparate ad affrontare una gravidanza che, in un caso su due, non è cercata.

La presidente di Terre des Hommes, Donatella Vergari, chiede "al governo un maggiore impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza e delle discriminazioni di genere, partendo dai più giovani che sono spesso dimenticati o dati per scontati in questa sfida".

Il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ospite nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, dice: "C'è molto da fare, lo faremo e continueremo a farlo portando avanti tutti gli incentivi che devono essere dati alle realtà che già affrontano i problemi della violenza, in particolare della violenza di genere".

I dati per regioni italiane
Il maggior numero di reati contro i minori nel 2018 in Italia si registra in Lombardia con 1.090 vittime, seguita da Sicilia (646), Emilia Romagna (611), Lazio (551) e Veneto (422). L'incremento più significativo, però, è stato registrato nel Lazio (+25%), che è passato da 440 vittime nel 2017 a 551 vittime nel 2018. Anche la Calabria ha registrato un incremento dei reati contro i minori (+14%), passando da 185 vittime nel 2017 a 210 vittime nel 2018.

Il calo più rilevante è in Basilicata (-33%, da 45 vittime nel 2017 a 30 vittime nel 2018) e in Valle d'Aosta (-30%, da 23 vittime nel 2017 a 16 vittime nel 2018).

L'Emilia Romagna è invece la regione dove nel 2018 si è registrato il maggior numero di vittime di prostituzione minorile (14, in maggioranza maschi), seguita da Lombardia (11, per il 73% femmine), Sicilia (10), Lazio e Piemonte (entrambe con 5 casi).

Anche per i reati di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata la Lombardia ha registrato nel 2018 un drammatico record, rispettivamente con 126 vittime (per il 90% femmine) e 103 vittime (per l'84% femmine). Seguita, per i reati di violenza sessuale, da Emilia Romagna (75 vittime), Toscana (64), Lazio (62) e Piemonte (52). 


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