Disordini Roma, Mozione Pd, sciogliere FN. Lega e FI, uniti contro le violenze

11 Ottobre 2021   18:09  

Il luogo scelto (il palco neofranchista di Vox) e le parole usate sulla matrice perpetuano l'ambiguità che la pone fuori dall'arco democratico e repubblicano". Così Peppe Provenzano, vicesegretario del Pd.
"In questo modo Fdi - risponde a chi gli fa notare che la sua affermazione è molto forte - si sta sottraendo all'unità delle forze democratiche e repubblicane contro i neofascisti che attaccano lo Stato. Un evidente passo indietro rispetto a Fiuggi".

Dura la Meloni che affida a Facebook la replica. "Il vicesegretario del partito 'democratico' vorrebbe sciogliere il primo partito italiano (oltre che l'unica opposizione al governo). Un partito a cui fanno riferimento milioni di cittadini italiani che confidano e credono nelle nostre idee e proposte. Spero che Letta prenda subito le distanze da queste gravissime affermazioni che rivelano la vera intenzione della sinistra: fare fuori Fratelli d'Italia. O forse i toni da regime totalitario usati dal suo vice rappresentano la linea del Pd? Aspettiamo risposte". Così la leader di FdI, Giorgia Meloni su Facebook.

"L'attacco di Provenzano all'unico partito di opposizione è grave, ingiustificato e configura una pericolosa ipotesi di dittatura. È la dimostrazione che il Pd continua a non voler trattare i temi che interessano gli italiani, preferendo parlare di altro. Ci aspettiamo ora un intervento del presidente del Consiglio Draghi". Così in una nota il deputato di Fratelli d'Italia Paola Frassinetti."Su quali basi e a che titolo Giuseppe Provenzano afferma che Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia sono fuori dall'arco democratico? Non è certo il vice segretario del Pd che può concedere patenti di ingresso nel perimetro repubblicano, soprattutto nei confronti di un partito, come FDI, che della legalità fa uno dei suoi pilastri fondativi. I toni dell'esponente di una forza politica che si definisce democratica, evidentemente solo nel nome, somigliano più a quelli dei regimi comunisti, in cui affonda le sue radici il PD, che non a quelli del civile e rispettoso confronto parlamentare. È inaccettabile e gravissimo ascoltare membri della maggioranza tentare di cancellare, in questo modo, l'unica opposizione in Aula. Il presidente del Consiglio Draghi e tutti partiti che appoggiano il suo governo condannino immediatamente le parole di chi sembra essere più vicino alle censure imposte dalle dittature di sinistra che non alle posizioni di libertà cui si ispira Fratelli d'Italia". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Dal Nazareno non arriva una presa di distanza da Provenzano ma un invito alla Meloni a sostenere la mozione del Pd per sciogliere Forza Nuova. "Come lo stesso vicesegretario ha avuto modo di chiarire, il Partito Democratico auspica che tutte le forze democratiche e parlamentari, tra le quali ovviamente rientra Fratelli d'Italia, siano compatte nella risposta senza margini di ambiguità all'eversione di matrice fascista che si è manifestata in particolare sabato scorso a Roma con l'assalto violento alla sede della Cgil". Così fonti del Nazareno replicano all'Ansa sulla posizione assunta dal vicesegretario Peppe Provenzano dopo l'intervento di ieri della leader Fdi Giorgia Meloni dal palco di Vox.

Il segretario del Pd Letta da Savona parla della mozione per sciogliere FN. "E' il momento giusto per un'iniziativa come questa che deve essere condivisa da tutto il parlamento". Così il segretario del Pd a Savona per sostenere il candidato del centrosinistra Marco Russo che domenica e lunedì sfiderà al ballottaggio il candidato del centrodestra Angelo Schirru sul quale è in vantaggio di quasi 11 punti . E sulle reazioni di Giorgia meloni e Matteo Salvini ha detto: "Il problema è quello che hanno detto, non che hanno parlato 24 ore dopo i fatti". "Il fatto di non riuscire a dire: condanno questo squadrismo fascista e punto. Cosa c'è dietro? Vuol dire che esiste un legame con una parte di mondo che considera il fascismo non come il male assoluto. Nella Meloni c'è un legame diretto con la fiamma nel simbolo, ma la Lega di Bossi non lo capisco". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in una diretta Live con La Stampa. La frase di Giorgia Meloni sulla matrice degli scontri avvenuti a Roma è "una frase infelice, un gravissimo errore".

"Quando attacchi le sedi di partiti, sindacati, i pronto soccorso o le camionette dei carabinieri, sei un criminale e come tale vai trattato. A Letta dico: Vogliamo fare una cosa seria? Tutto il Parlamento si unisca per approvare un documento contro ogni genere di violenza e per sciogliere tutte le realtà che portano avanti la violenza, non è che la violenza dei centri sociali lo è meno". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a un'iniziativa elettorale a Ostia. E ha aggiunto: "Vogliamo fare una manifestazione tutti insieme per condannare ogni genere di violenza? Facciamola!".

"I fatti di sabato scorso, le aggressioni alle forze dell'ordine, l'assalto alla Cgil, sono stati condannati da tutte le forze politiche. Non ci possono essere ambiguità contro la violenza e contro chi usa una manifestazione di piazza per secondi fini". Ma "non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi, e per questo motivo non è possibile per i nostri gruppi firmare o sostenere la mozione presentata dal Pd". "Ma proprio per superare le divisioni" proponiamo di lavorare "ad una mozione unitaria contro tutti i totalitarismi, nessuno escluso". Lo scrivono in una nota i capigruppo di Fi di Senato e Camera Bernini e Occhiuto.

Intanto "Il Movimento Cinque stelle ha firmato la mozione presentata dalla capogruppo alla Camera del Pd, Debora Serracchiani, con la quale si chiede lo scioglimento di Forza Nuova e di altri gruppi neofascisti". Lo rende noto il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa.

"L'accostamento della Meloni al 'neofascismo' ha lo stesso senso dell'accostamento del nome Provenzano a quello del suo omonimo mafioso". Così Vittorio Sgarbi ribatte all'ex ministro PD del Mezzogiorno Peppe Provenzano secondo cui la Meloni sarebbe "fuori dall'arco democratico e repubblicano". "Dentro l'arco democratico - osserva Sgarbi - sono inevitabilmente tutti i partiti votati in democrazia da cittadini liberi".


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