Credito negato dalle banche, imprenditore non ha soldi per gli stipendi e si uccide

04 Agosto 2017   21:39  

Un imprenditore di Umbertide si è ucciso ieri impiccandosi nella sua azienda. Ha lasciato una lettera in cui spiega che le banche gli avevano negato linee di credito e da mesi non pagava gli stipendi agli operai. Nella stessa lettera ha chiesto ai suoi avvocati di provvedere ai suoi dipendenti. Lascia moglie e due figli.

L'imprenditore ,che ieri mattina si è ucciso nella sua azienda di Umbertide, stava per firmare un accordo con i sindacati che lo avrebbe portato al pagamento dilazionato degli stipendi dovuti ai suoi circa 130 dipendenti.

Invece, di prima mattina, uno di loro lo ha trovato impiccato in un  sottoscala. Nella lettera che ha lasciato nel suo ufficio l'uomo ha raccontato che non aveva più accesso a linee di credito in banca e che non riusciva più a sostenere la situazione.

Sul posto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Città di Castello e i sanitari che però. purtroppo, non sono potuti intervenire in nessun modo. Il pm ha subito disposto la restituzione del corpo alla famiglia.


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