Covid: Iss, aumentano i casi fra gli over 60 Report esteso, sale anche l'età mediana a 33 anni

28 Agosto 2021   14:06  

"Aumentano i casi di COVID-19 fra le persone con età superiore a 60 anni rispetto alla settimana precedente (14,7% vs 13,2% fra il 2 e il 15 agosto 2021). Si registra inoltre un aumento dell'età mediana negli ultimi quattordici giorni che arriva a 33 anni.

Lo indica il report esteso dell'Istituto Superiore di Sanita', che completa il monitoraggio settimanale.

Da fine giugno 2021 si è osservato un aumento dell'incidenza settimanale nella popolazione di età fra 0 e 40 anni. 

Sebbene il dato non sia ancora consolidato, nell'ultima settimana, si osserva una leggera diminuzione dell'incidenza nelle fasce 10-19 e 20-29 che però risulta ancora superiore a 100 casi per 100.000 abitanti, mentre sono in aumento i casi nelle fasce di età superiori a 40 anni. L'analisi della variazione dell'incidenza a 14 giorni per 100.000 abitanti, per fasce di età, del periodo 9 - 22 agosto 2021 rispetto al 26 luglio - 8 agosto 2021 mostra una diminuzione della crescita nelle fasce di età 10-19 e 20-29. Si osserva invece un aumento dell'incidenza nelle ultime due settimane nelle restanti fasce di età. 

"Ad ottobre rischiamo un ulteriore aumento dei contagi con l'avvio delle attività lavorative e soprattutto di quelle scolastiche. Bisogna vaccinare di più, obbligo mascherina in classe e test rapidi (magari anche di gruppo) frequenti agli studenti". E' quanto sostiene il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M. Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) alla luce dei dati sulle immunizzazioni: la media dei vaccini della settimana scorsa e' stata di 200.000 dosi al giorno, mentre la media dei vaccini fino a sei settimane fa e' stata di 530000-550000 dosi al giorno, e la copertura vaccinale degli under 19 e' inferiore al 20%. L'analisi di Sebastiani indica che dopo aver stazionato su un plateau per circa due settimane, cresce seppur debolmente l'incidenza nazionale ma continua la frenata della crescita della curva degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, che dovrebbe raggiungere il massimo entro i prossimi sette giorni, cosi' come per la curva dell'incidenza dei decessi.

"Ma queste ultime due curve, che seguono l'andamento dell'incidenza, potrebbero anche tornare a crescere, come sta facendo la curva dell'incidenza. E in alcune regioni e province autonome, l'incidenza segna una crescita, tra le quali Sicilia, Calabria, Campania, Molise, Basilicata e la provincia di Bolzano, e in modo meno pronunciato anche in Piemonte.

Alcune regioni hanno raggiunto il massimo, ed è iniziata la discesa che si è poi arrestata, e poi sono tornate a salire: Lombardia e Marche, debolmente in Veneto e Toscana, alcune sono in stasi dopo aver passato un massimo e una fase di discesa, come Emilia Romagna e Umbria, mentre altre sono in stasi senza la fase di discesa, come Sardegna e p.a. di Trento. Le uniche regioni che scendono sono Lazio e Valle d'Aosta" spiega. Le 3 regioni critiche sono la Sicilia (da lunedì gialla) con le terapie intensive all'11% e i reparti ordinari 20%; la Sardegna, (intensive 12%, reparti 14%) e Calabria (intensive 8% e reparti 17%). Per entrambe, i due indicatori sono in crescita.


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