Coronavirus, Altre quattro settimane di cassa integrazione ribadito il No alla patrimoniale

16 Giugno 2020   09:03  

"Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto che permette alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di #CassaIntegrazione, previste nel #CuraItalia e #DecretoRilancio, di anticipare le ulteriori 4 previste. Sosteniamo la ripartenza delle imprese tutelando i lavoratori".

Lo scrive su Twitter Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, confermando quanto preannunciato prima del cdm. Come promesso ai sindacati agli Stati generali, il veloce Consiglio dei Ministri di stasera ha varato un decreto legge per estendere da subito la cig di 4 settimane, per chi ne avrà bisogno.

Complessivamente le aziende possono avere fino a 18 settimane di cig per i loro lavoratori. La seconda giornata si era chiusa con il commento di Conte sul grande lavoro svolto per presentare un piano di rilancio davvero competitivo: "La versione definitiva del piano del governo contiene l'indicazione di 187 progetti specifici.

Questa non è una passerella, ma un confronto su progetti specifici": Conte aveva anche preannunciato il lòavoro che di lì a poco il Consiglio dei ministri avrebbe fatto sulla cassa integrazione.  "Questa sera il Consiglio dei ministri esaminerà un Dl per ulteriori 4 settimane di Cig, aveva annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel punto stampa al termine della seconda giornata degli Stati Generali. "Non sarà sfuggito ai cittadini che questo governo ha fatto una scelta: a differenza di altri governi, ma non voglio fare paragoni, noi non abbandoniamo i lavoratori per strada, non consentiamo che siano licenziati. Il governo ha investito "25 mld per perseguire questo obiettivo", mentre "in altri paesi la disoccupazione cresce.

E poi ancora il Mes: "Non ci sono novità sul Mes. C'è discussione e dibattito, per ora la posizione è che non c'è la necessità di attivare il Mes. Ovviamente dovremo costantemente informarci sull'andamento della finanza pubblica. In una situazione come quella che stiamo attraversando non ci sono delle certezze, perchél'andamento dell'economia è imprevedibile. Semmai dovremo fare delle valutazioni in questa direzione, le faremo in Parlamento. Per quanto riguarda il mio passaggio in Parlamento di mercoledì" e le polemiche sul mancato voto, "non era strettamente obbligato perché il Consiglio Europeo è informale, ma comunque passerò alle Camere per informare su quelle che saranno le discussioni al Congilio Europeo informale di venerdì". 

Il confronto con la stampa a fine giornata ha toccato anche altri temi, come le vicende interne al Movimento 5 stelle, sulle quali Conte ha detto: "Non credo sia opportuno e non mi sento di valutare vicende interne a una delle forze politiche che sostengono la maggioranza". "Ho un incarico in questo momento che è il più sfidante in questo momento storico". E sul futuro relativo a se stesso: "Abbiamo attraversato dei mesi durissimi. Adesso dobbiamo progettare, non ripristinare la normalità ma fare meglio". "Io ho iniziato questa esperienza quando avevo altre occupazioni. Lo dico a tutti quelli che elaborano sondaggi, lo dico ai compagni di viaggio", che "sarò contentissimo se tornerò a fare quello che facevo".  Tornando al tema degli Stati Generali, Conte ha smentito categoricamente la possibilità di ricorrere a una patrimoniale: "Non c'è, nell'orizzonte nostro, una patrimoniale. Uno dei punti di forza del nostro sistema è il risparmio privato. Dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso obiettivi specifici. Immaginate ad esempio la transazione energetica finanziata dal risparmio degli italiani, ma questo assolutamente non come patrimoniale". 

Il premier Giuseppe Conte è tornato anche a rivolgere un invito al dialogo alle opposizioni: "Non vi contaminerete con l'attività di governo". "Vogliono scegliere loro il luogo? E' secondario, ci mettiamo d'accordo. Ma rifiutare il confronto significa mettere l'Italia in una situazione singolare agli occhi del mondo".  C'è stato il tempo anche per parlare dei contributi a fondo perduto. "No click day per contributi a fondo perduto". "Oggi abbiamo la possibilità di richiedere online i contributi a fondo perduto per chi fattura fino a 5 milioni di euro. Chi ha subito danni e perdite può chiederli, non c'è un click day, ma 60 giorni per farlo, avrete fino a 40 mila euro di ristoro commisurate alle perdite subite".  "I Punti del piano Colao sono un'ottima base per il piano rilancio" ha detto il premier, ma "Abbiamo bisogno di suggerimenti e idee su progetti concreti. Se Confindustria ha raccolto l'invito del governo nel modo più giusto, ben vengano, li attendiamo. La considero una competizione virtuosa". "La battuta che avevo fatto, che non si presenti solo con un piano di taglio delle tasse, ha avuto effetto: si presenteranno con un piano".

Per il minsitro dell'Economia, Roberto Gualtieri, "Oggi giornata positiva e importante sul fronte dell'attuazione delle misure perché da oggi, dalle tre, è partita l'operatività del nuovo sito dell'Agenzia delle Entrate" per le domande di "ristoro a fondo perduto". Si tratta di una "procedura molto semplice," ha detto il ministro, spiegando che, una volta che le domande verranno processate, "l'obiettivo è di eseguire il bonifico entro 10 giorni": l'Agenzia delle Entrate diventa "agenzia delle uscite", osserva.  Commento soddisfatto di Gualtieri anche sull'incontro con i sindacati: "E' stato molto positivo il confronto coi sindacati, hanno espresso forte condivisione per l'impostazione del programma di rilancio del Paese, incentrato su investimenti pubblici e privati, semplificazione, centralità del lavoro e della sua qualità'". 

La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, invece punta sulla riforma del lavoro: "La riforma degli ammortizzatori sociali è una assoluta priorità. Nei prossimi giorni inizieremo a confrontarci con le parti sociali: bisogna mettere ordine agli strumenti esistenti prevedendo misure meno passive". "Con il Fondo nuove competenze introdotto con il decreto Rilancio abbiamo già fatto un primo passo in questo senso e ora l'obiettivo è estendere l'utilizzo di questo strumento anche per i lavoratori in transizione occupazionale".

Per la Catalfo gli obiettivi sono: lotta alla contrattazione pirata, al lavoro nero e al caporalato, detassazione dei rinnovi contrattuali, salario minimo, misure per incentivare l'inserimento lavorativo di giovani e donne, importante piano di salute e sicurezza sul lavoro, modifica della disciplina del lavoro agile, promozione di strumenti di conciliazione vita-lavoro, lancio di un piano nazionale sulla disabilità, legge quadro sulla non autosufficienza e riconoscimento della figura del caregiver familiare. 


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