Coronavirus, 17 milioni di casi nel mondo. Allarme Spagna, Francia e Germania

La movida nel mirino dell'OMS

30 Luglio 2020   11:00  

Nuovi focolai di Covid-19 in vari paesi d'Europa fanno temere un aumento dei contagi e un ritorno a misure drastiche di lockdown. La Spagna è alle prese con una nuova ondata. Il Regno Unito impone la quarantena a chi torna da aree ad alto rischio, nuovi focolai vengono registrati nell'est Europa, mentre Francia e Germania adottano misure per aumentare l'uso delle mascherine negli spazi pubblici.  

"I dati internazionali del Covid  sono ancora preoccupanti. Gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta, neanche in Europa. Per questo dobbiamo insistere con la forza della prudenza", scrive oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza sulla sua pagina Facebook. Secondo i dati ufficiali raccolti dall'Oms, aggiornati al 29 luglio, un totale complessivo di 588.252 casi confermati di contagi da coronavirus (+5761 rispetto al giorno precedente) sono stati registrati dall'inizio della pandemia nei Paesi dell'Europa centrale e orientale, in Germania, Austria e Grecia.

La movida, con i suoi assembramenti incontrollati e i rischi conseguenti per la trasmissione del Covid-19, finisce nel mirino dell'Organizzazione mondiale della sanità: all'origine dei nuovi picchi in Europa ci potrebbe essere proprio l'aumento dei casi di coronavirus registrato tra i giovani nelle statistiche giornaliere dei contagi di diversi Paesi. A lanciare l'allarme e a chiedere una maggiore responsabilizzazione - mentre la stagione estiva si avvia al culmine è stato il direttore dell'ufficio regionale dell'Oms, Hans Kluge.

Necessario, ha sottolineato, che le autorità comunichino meglio con i ragazzi e li coinvolgano di più nella prevenzione.  Spagna In Spagna, i nuovi contagi da coronavirus sono stati 1.153 nelle ultime 24 ore. Si tratta del numero più alto dal 2 maggio, con Aragona, Catalogna e Madrid le zone più colpite.

I focolai di Covid-19 non risparmiano il mondo del calcio, soprattutto in vista delle prossime sfide europee. Sono tre i calciatori positivi in altrettante squadre in Spagna. Ieri il Siviglia, prossimo avversario della Roma in Europa League, ha comunicato che un calciatore della prima squadra ha il Coronavirus. Si tratta di Nemanja Gudelj che via social ha annunciato: "Confermo di essere positivo al Covid-19 e volevo informarvi che sto benissimo, non ho alcun sintomo. Spero di tornare presto con i miei compagni di squadra e di essere in grado di aiutare il club a raggiungere l'obiettivo in questo finale di stagione". Gudelj salterà la sfida contro la Roma del 6 agosto, valida per gli ottavi di Europa League ed è in isolamento domiciliare. Positivi anche un giocatore dell'Almeria, formazione della serie B iberica e Mariano Diaz, l'attaccante dominicano del Real Madrid.

Germania Anche in Germania cresce ancora la paura mentre sale il numero dei nuovi casi di Covid-19, con quasi 700 nuovi infettati in un solo giorno e l'indice RO risalito a 1,2. Numeri comunque ancora molto lontani dall'acme del contagio raggiunto ad aprile, quando i casi quotidiani viaggiavano intorno ai 6.000 al giorno.

Francia Impennata di casi anche in Francia che in 24 ore ha registrato 1392 nuovi contagi, il bilancio più alto in oltre un mese. Secondo i dati diffusi dalle autorità sanitarie francesi, si sono avuti 15 decessi. L'aumento dei casi ha fatto salire l'indice Rt a 1,3. Nel Paese si sono registrati nelle ultime 24 ore 22 nuovi focolai.

L'Europa rialza la guardia ai suoi confini esterni, accorciando la lista dei Paesi extra Ue cui sono concessi i viaggi nel vecchio continente. L'elenco, aggiornato ogni due settimane e che già 14 giorni fa aveva visto cancellare Montenegro e Macedonia del nord, sarà rivisto ulteriormente. E a uscire dalla lista sarà l'Algeria dove l'emergenza coronavirus nelle ultime settimane ha fatto registrare un'impennata di nuovi contagi. La decisione legata all'andamento delle curve epidemiologiche nel resto del mondo è attesa dopo il via libera delle capitali al nuovo elenco messo a punto dagli ambasciatori europei, che hanno proposto di restringere a 12 (Australia, Canada, Georgia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia, Uruguay e Cina) , dai 15 iniziali, l'elenco dei Paesi extra Ue i cui viaggiatori possono entrare in Ue. Confermata l'assenza dai Paesi a cui l'Europa ha dato il semaforo verde anche di Usa, Russia e Brasile.

I viaggi non essenziali verso l'Europa sono stati vietati dal 17 marzo scorso con l'obiettivo di arginare la diffusione del virus.

A fine giugno, a ridosso della riapertura delle frontiere esterne programmata per il 1 luglio, i 27, dopo una lunga maratona negoziale hanno dato luce verde alla ristretta lista che è tuttavia solo una raccomandazione. Spetta infatti alle capitali decidere se applicare o meno le restrizioni.  


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