sezioni
La Corte di Cassazione stabilisce nuove responsabilità per chi guida: il conducente deve controllare che ogni passeggero sia allacciato, pena gravi conseguenze legali.
Il 18 dicembre, la Corte di Cassazione ha annullato l’assoluzione di Letizia D., una 29enne di Alatri accusata di omicidio colposo. La donna era alla guida della sua auto la notte del 31 dicembre 2015 quando, per evitare un cane randagio, perse il controllo del veicolo, causando un incidente mortale. Un suo amico, che sedeva sul sedile posteriore senza cintura, morì sul colpo. La decisione della Cassazione sottolinea che Letizia avrebbe dovuto pretendere l’uso delle cinture prima di partire.
Secondo il rapporto riportato dal Messaggero, la vittima, Gianmarco Ruspantini, appena maggiorenne, fu sbalzato fuori dall’auto e trovato schiacciato con metà busto fuori dall’abitacolo. Le due ragazze sopravvissute, inclusa la conducente, furono ricoverate in gravi condizioni. Un perito incaricato dal Tribunale ha evidenziato che l’uso della cintura avrebbe probabilmente salvato la vita del giovane, mantenendolo ancorato al sedile.
Nonostante le gravi accuse, Letizia era stata inizialmente assolta dal Tribunale di Frosinone il 6 marzo 2024. Il giudice aveva ritenuto che l’assenza di segnali acustici nell’auto non rendeva ragionevole aspettarsi un controllo continuo sulle cinture durante la guida. Tuttavia, il procuratore generale presso la Corte d’appello di Roma, Giulio Romano, ha contestato la sentenza, sostenendo che l’articolo 589 del codice penale e l’articolo 172 del codice della strada impongono al conducente di assicurarsi che tutti i passeggeri siano correttamente allacciati.
La Cassazione ha accolto il ricorso del procuratore, annullando l’assoluzione. Nel verdetto, è stato confermato che solo la conducente e la passeggera anteriore indossavano la cintura. La mancanza di dispositivi di allarme nell’auto non è stata considerata sufficiente a escludere la responsabilità della conducente. La sentenza rilancia il dibattito sull’importanza del controllo delle cinture anche sui sedili posteriori e rafforza la necessità di una maggiore attenzione da parte di chi è al volante.