Cassazione Annulla Ergastolo per il Femminicidio di Lorena Quaranta: "Stress da Covid"

Polemiche sulla decisione dei giudici: "Valutare le attenuanti generiche per il fidanzato omicida"

21 Luglio 2024   19:32  

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna all'ergastolo per Antonio De Pace, infermiere calabrese colpevole del femminicidio della fidanzata Lorena Quaranta, rimandando il caso alla Corte d'Assise d'Appello di Messina per la valutazione delle attenuanti generiche. La decisione, motivata dalla necessità di considerare lo "stress da Covid", ha già suscitato aspre polemiche.

Il Caso di Lorena Quaranta

Lorena Quaranta, giovane studentessa universitaria della provincia di Agrigento, fu uccisa il 31 marzo 2020 a Furci Siculo, nel messinese, durante il primo lockdown. Al culmine di una lite, De Pace strangolò la compagna nella villetta dove convivevano e, dopo un tentativo di suicidio, chiamò i carabinieri confessando il delitto. Egli attribuì il gesto a un presunto "stato d'ansia" causato dalla pandemia.

La Sentenza della Cassazione

Nelle motivazioni della sentenza, la Cassazione sottolinea come i giudici di merito non abbiano verificato adeguatamente se lo stato di angoscia dell'imputato, aggravato dalla pandemia, possa costituire un fattore attenuante. "Deve stimarsi che i giudici di merito non abbiano compiutamente verificato se, data la specificità del contesto, possa, ed in quale misura, ascriversi all'imputato di non avere efficacemente tentato di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda" si legge nelle motivazioni.

Ritorno in Appello

Il processo tornerà dunque alla Corte d'Assise d'Appello di Messina, dove la Procura generale aveva già sollecitato la concessione delle attenuanti generiche. La decisione della Cassazione ha scatenato un'ondata di reazioni critiche sia da parte delle associazioni antiviolenza che del mondo politico.

Le Reazioni

Il centro antiviolenza "Una di noi", presieduto dall'avvocata Cettina Miasi, ha espresso sgomento e preoccupazione: "La lettura delle motivazioni ci lascia sgomente e fortemente allarmate per la tutela di tutte le donne come Lorena".

Anche la politica ha reagito duramente. I parlamentari di Fratelli d'Italia, Alfredo Antoniozzi, Alessandro Urzì e Cinzia Pellegrino, si sono detti "esterrefatti" parlando di "sentenza da brivido". La deputata del PD, Debora Serracchiani, ha definito la decisione "terribile", mentre la presidente di Azione, Mara Carfagna, ha espresso "sconcerto".

La decisione della Cassazione di considerare lo "stress da Covid" come possibile attenuante nel caso di un femminicidio apre un dibattito profondo sulla giustizia e la tutela delle vittime di violenza di genere.


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