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Allarme crescente: il bullismo colpisce nove adolescenti su dieci, causando gravi conseguenze psicologiche e fisiche
Insulti, derisioni, spintoni, aggressioni fisiche: sono queste le forme di violenza che molti giovani, spesso giovanissimi, subiscono quotidianamente. Il bullismo, sia fisico che online, sta diventando una piaga sempre più diffusa nelle scuole, per le strade e sul web, con episodi che spesso diventano virali.
In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, i dati emersi sono allarmanti. Secondo l'indagine dell'Osservatorio indifesa realizzata da Terre des Hommes insieme alla community di Scomodo, nove ragazzi su dieci sotto i 14 anni sono stati vittime di bullismo. Questa percentuale, elevatissima, è strettamente legata alla giovane età delle vittime. Anche tra gli under 19, la situazione è preoccupante: quasi uno su due (48%) ha subito violenze fisiche o verbali. La differenza di genere è evidente: il 66% dei maschi e il 35% delle femmine ha subito episodi di bullismo, che spaziano dalla violenza fisica e psicologica fino alle molestie sessuali.
La scuola è indicata come il luogo più a rischio, con sei ragazzi su dieci che temono di subire violenze tra le mura scolastiche. Seguono le strade e i luoghi di divertimento, percepiti come pericolosi da un ragazzo su due. Le conseguenze per le vittime sono devastanti: oltre il 60% riferisce una perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri. Altre ripercussioni includono ansia sociale, attacchi di panico, isolamento, depressione, disturbi alimentari, difficoltà di concentrazione, scarso rendimento scolastico e comportamenti autolesionistici.
Il cyberbullismo, ovvero le aggressioni online, rappresenta un'altra faccia della violenza giovanile. Secondo i dati dell'Espad Italia 2024, elaborati dal Laboratorio di Epidemiologia dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, oltre un milione di studenti tra i 15 e i 19 anni (47%) ha subito episodi di cyberbullismo nel 2024. Oltre 800.000 (32%) sono stati autori di tali atti, e circa 600.000 (23%) sono stati sia vittime che bulli. Questi numeri rappresentano un triste record negativo. Il cyberbullismo è spesso associato ad altri comportamenti a rischio, come l'uso eccessivo di Internet e la propensione al gioco d'azzardo. Chi è coinvolto in episodi di cyberbullismo, sia come vittima che come autore, mostra anche un uso più frequente di sostanze psicoattive illegali, aumentando i rischi per la salute mentale e fisica.
La psicologa Ersilia Menesini, esperta nel campo del bullismo e del cyberbullismo, sottolinea l'importanza di responsabilizzare i ragazzi sia a casa che a scuola, insegnando loro il rispetto e i limiti. Secondo Menesini, è fondamentale che i genitori ascoltino di più i propri figli e mantengano un dialogo aperto con loro.
La Legge 71/2017 è stata introdotta per contrastare il fenomeno del cyberbullismo, prevedendo misure di prevenzione e intervento sia a livello scolastico che sociale. Tuttavia, nonostante gli sforzi legislativi, i dati indicano che il problema è lungi dall'essere risolto.
In questo contesto, è essenziale che istituzioni, scuole, famiglie e giovani collaborino per prevenire e contrastare il bullismo in tutte le sue forme, promuovendo una cultura del rispetto e della non violenza.