Barista Aggredita per Sovrapprezzo sul POS. Sanzione della GdF dopo l'aggressione?

Una pratica vietata e sanzionabile è stata scoperta in un bar della zona di Cornuda, suscitando l'attenzione delle autorità locali e degli esperti del settore commerciale. L'aggiunta arbitraria di un sovrapprezzo per i pagamenti effettuati tramite carte di credito o bancomat è venuta alla luce, scatenando reazioni e sanzioni in linea con la legge.

L'Inconcepibile Pratica

La pratica scorretta è stata messa in evidenza dalla presidente provinciale di Unascom e della Fipe, Dania Sartorato. Mentre condanna energicamente l'aggressione fisica subita dal barista - un evento definito "inconcepibile" - Sartorato è stata altrettanto ferma nell'affermare che il sovrapprezzo applicato ai clienti per l'utilizzo del bancomat è del tutto illegale.

Le leggi italiane sono molto chiare in merito: è assolutamente vietato trasferire al cliente i costi delle commissioni per le transazioni elettroniche. Sartorato ha sottolineato che, sebbene i commercianti possano agire sui listini prezzi generali, non è consentito aumentare i prezzi solo per coloro che effettuano pagamenti con carta.

Sanzioni e Monitoraggio

La Guardia di Finanza è costantemente attenta al corretto utilizzo dei terminali di pagamento elettronico (Pos). Quando emerge un esercizio commerciale che applica sovrapprezzi ai pagamenti elettronici, vengono segnalati alla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Quest'ultima, in caso di irregolarità, può infliggere sanzioni che variano da 2.000 euro a una cifra considerevolmente più alta, fino a 5 milioni di euro per le violazioni più gravi.

Tuttavia, rimane il dibattito sulle commissioni sui pagamenti elettronici, considerate eccessive da alcuni commercianti. Attualmente, molte categorie produttive stanno cercando accordi con le banche per ridurre tali commissioni, soprattutto per acquisti di importo inferiore a 30 euro. Inoltre, c'è una richiesta di adeguamento della normativa in modo da rendere più equa la distribuzione dei costi tra le banche e i commercianti.

In definitiva, sebbene le commissioni sui pagamenti elettronici possano essere discusse, è fondamentale rispettare la legge e non caricare arbitrariamente i clienti con sovrapprezzi illegali, come evidenziato dalla presidente di Unascom e da altri esperti del settore.