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I pagamenti di marzo dell'assegno unico hanno novità importanti, con date aggiornate e importi variabili in base al nuovo ISEE, tempo fino a giugno per l'aggiornamento.
Il pagamento dell'Assegno Unico di marzo 2025 è iniziato con alcune novità importanti. Gli importi base e le maggiorazioni, che variano in base alla situazione economica del nucleo familiare, saranno erogati secondo i valori aggiornati. Tuttavia, c'è una novità per chi non ha presentato l'aggiornamento della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 28 febbraio: l’importo dell'assegno sarà ridotto al minimo.
Per il mese di marzo, le nuove date di accredito sono state spostate al 20 del mese, a causa di un adeguamento al sistema Re.Tes. ISEE e DSU. Prima, infatti, il pagamento arrivava già qualche giorno prima, ma da febbraio, i bonifici mensili arriveranno in questa data, almeno fino a giugno. Questo cambiamento è stato reso necessario per allinearsi con i nuovi sistemi dell'INPS e per rendere più efficaci i controlli relativi alle informazioni fiscali.
L’assegno, che viene erogato d'ufficio a chi ha già fatto domanda e non ha variato la propria situazione, necessita comunque di una nuova DSU aggiornata per il 2025, per determinare con esattezza l'importo spettante. Chi non aggiorna l'Isee entro il 30 giugno 2025 riceverà l'importo minimo per tutto l'anno e, in caso di presentazione della DSU successiva, avrà diritto ad arretrati.
Inoltre, sarà possibile ottenere una DSU precompilata direttamente dal servizio online dell'INPS, il "Portale Unico ISEE", e presentarla online. Per completare la procedura, bisogna fornire i dati economici relativi ai due anni precedenti, come il reddito e il patrimonio, oltre ad ottenere la firma dei componenti maggiorenni del nucleo familiare. L'autenticità delle dichiarazioni sarà garantita da strumenti di controllo e da una verifica incrociata con i dati fiscali forniti dall'Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda le maggiorazioni, esistono bonus specifici per determinate categorie, come i figli disabili o sotto i 21 anni, con importi che vanno da 120,6 euro per figli non autosufficienti a 85,4 euro per i figli ulteriori al secondo. Ogni maggiorazione è influenzata dal livello dell'Isee e il valore massimo dipende dal reddito familiare. Tra le altre agevolazioni, ci sono anche bonus per i nuclei con più figli, oltre a quelli per famiglie con figli sotto i tre anni o con neonati, che vedranno incrementati i pagamenti fino al 50% per ciascun figlio.
Infine, l'INPS ha confermato che maggiorazioni transitorie sono applicabili per chi ha percepito l'Assegno al nucleo familiare (ANF) nel 2021 e ha un ISEE non superiore ai 25.000 euro. I nuovi importi annuali dell'assegno sono infatti soggetti ad aggiornamenti periodici, in base all'indice di costo della vita, ma anche alla completamento delle dichiarazioni richieste per evitare la decurtazione.