Apertura del Salone del libro a Torino, smantellato lo stand di Altaforte

09 Maggio 2019   11:59  

È stato completamente smantellato al Salone del Libro di Torino lo stand di Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound al centro delle polemiche. Vicino allo stand del ministero della Difesa è rimasta solo la sagoma dello stand. 

La sfida di Polacchi: vogliamo andare in tribunale "Ci è stato revocato come Altaforte Edizioni lo stand che avevamo regolarmente acquistato, questa revoca la reputiamo inaccettabile e adiremo per vie legali subito contro il Salone del Libro. Vogliamo andare in tribunale". Così fuori dal Salone del libro Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte, alla stampa. "Alle 10 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che la logica di Altaforte non si piega al pensiero unico", aveva annunciato su Facebook Polacchi. "Se avete a cuore la libertà d'espressione - aggiunge - vi aspetto.

I libri non devono conoscere censura".  L'esclusione di Altaforte La reazione arriva dopo la decisione del Salone di rendere esecutiva la richiesta della Sindaca Chiara Appendino e del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, di "revocare l'ammissione alla casa editrice Altaforte e la conseguente assegnazione degli spazi".

Martedì scorso Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo.   

Inchiesta in procura per apologia di fascismo Intanto la Procura della Repubblica di Torino ha aperto un procedimento penale a carico di Polacchi per apologia di fascismo, a seguito dell'esposto presentato dal sindaca di Torino e dal presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sulle frasi di Polacchi "io sono un fascista" e  "l'antifascismo è il vero male di questo Paese". Dichiarazioni fatte nel corso di una trasmissione radiofonica.  


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