Allarme pellet contraffatti in Italia: rischi per la salute e precauzioni da adottare

10 Febbraio 2025   11:21  

L’uso di pellet contraffatto sta diventando un problema crescente in Italia, con gravi conseguenze per la salute e la sicurezza domestica, soprattutto in questo periodo di inverno. Recenti operazioni delle forze dell’ordine hanno messo in luce un fenomeno preoccupante: la distribuzione di pellet non certificati e contraffatti, spesso di provenienza estera. Le autorità italiane hanno sequestrato oltre 22 tonnellate di questo materiale, provenienti principalmente dall'Ucraina, destando preoccupazioni tra i consumatori e gli esperti del settore.

Pellet di bassa qualità e senza la dovuta certificazione come ENplus© rappresentano una minaccia significativa. Questi prodotti non solo non rispettano gli standard di qualità, ma possono anche essere dannosi per l’ambiente e la salute. I sacchi sequestrati, privi di un adeguato codice identificativo e non autorizzati ad utilizzare marchi di qualità, sono l'esempio lampante di come il mercato sia invaso da articoli non regolamentati, mettendo a rischio i consumatori ignari.

Gli effetti per la salute e l’ambiente sono allarmanti. Pellet non certificato può emettere sostanze tossiche come monossido di carbonio e composti organici volatili (VOC) durante la combustione, aumentando il rischio di intossicazioni. Inoltre, la qualità inferiore dei pellet contraffatti porta a un maggiore accumulo di ceneri, che può ostruire i sistemi di ventilazione e ridurre l'efficienza delle stufe. Questo comporta aumenti nei costi di manutenzione e potenziali guasti. Senza contare che l'efficienza termica è compromessa, obbligando l’utente a consumare più combustibile per ottenere lo stesso calore, aumentando così i costi energetici.

Per evitare tali rischi, gli esperti consigliano di fare particolare attenzione durante l’acquisto. È fondamentale controllare che il pellet sia dotato della certificazione ENplus©, che garantisce che il prodotto sia stato testato e conforme agli standard di qualità. È consigliabile inoltre verificare il contenuto di ceneri, che per i pellet di classe A1 non deve superare l’1%, e fare attenzione a prezzi troppo bassi, che potrebbero nascondere prodotti scadenti. Un’altra accortezza riguarda l’aspetto: il pellet di qualità si presenta uniforme e compatto, senza polvere visibile.

L’importanza della tracciabilità è un altro aspetto cruciale. Ogni prodotto deve poter essere risalito alla sua origine, con documentazione chiara e dettagliata sulla sua composizione e processo di produzione. Le aziende che operano seriamente nel settore sono obbligate a garantire la massima trasparenza. Allo stesso modo, le autorità competenti dovrebbero intensificare i controlli per prevenire la diffusione di pellet non certificato sul mercato.

Concludendo, l’uso di pellet di bassa qualità non solo incide sulla sicurezza domestica e sulla salute, ma aumenta anche i costi di riscaldamento e manutenzione. L’unica via per proteggersi è fare acquisti consapevoli, scegliendo fornitori affidabili e chiedendo sempre informazioni precise sul prodotto.


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