25 aprile, Mattarella: 'No a riscritture della storia'

25 Aprile 2019   08:58  

"I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento: lo ha detto il presidente Mattarella al Quirinale ricevendo gli ex-combattenti. "Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa che coinvolgono popoli a noi vicini", ha aggiunto Mattarella, "Domani in moltissime località verranno ricordati le donne e gli uomini, i civili e i militari, i sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese".

"Onore a Mussolini". A poca distanza da piazzale Loreto, luogo simbolo della Resistenza, e il giorno prima del 25 aprile questo lo striscione, con tanto di saluti romani e 'presente', di alcuni ultrà della Lazio degli Irriducibili, in trasferta a Milano. Subito sono scattate le indagini della Digos di Milano e Roma, coordinate dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, che hanno portato a identificare il capo degli ultrà laziali, 'mente' del blitz fascista, altri 18 Irriducibili e tre supporter dell'Inter. Gli Irriducibili, ultrà laziali di estrema che da oltre 30 anni si contraddistingue per saluti romani, croci celtiche, cori e azioni razziste e antisemite, fuori e dentro gli stadi, oggi hanno scelto per la loro azione fascista quella piazza dove furono esposti i cadaveri di 15 partigiani e poi quelli dello stesso Mussolini e di Claretta Petacci. Dopo il blitz i responsabili si sono dileguati, ma foto e video hanno aiutato la Digos ad identificare i partecipanti, "idioti che invece di andare a vedere una partita di pallone vanno in giro a far casino", ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Per i 22 ultrà identificati l'ipotesi di reato è quella di "manifestazione fascista", prevista dall'articolo 5 della Legge Scelba del 1952. E proprio sulla base della legge Scelba e della legge Mancino,il presidente milanese dell'Anpi Roberto Cenati ha chiesto di sciogliere le formazioni neofasciste. in serata con una nota all'ANSA 'la Lazio prende nettamentele distanze da comportamenti e manifestazioni che non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società da 119 anni''. 


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