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Incontro cruciale a L’Aja: Rutte chiede sforzi economici, impegno Usa sull’Articolo 5, pressione su Europa per raggiungere spesa difensiva adeguata entro il 2035.
Nella seconda giornata del vertice NATO a L’Aja, il segretario generale Mark Rutte ha sottolineato con fermezza la necessità per i governi europei di prendere decisioni difficili sui bilanci, trovando risorse aggiuntive per la difesa. “I politici devono trovare i soldi”, ha ribadito, pur riconoscendo le difficoltà economiche, ma esprimendo fiducia nella loro capacità di adempire a tali impegni.
Rutte ha poi rassicurato riguardo all'impegno statunitense nei confronti dell’Articolo 5, definendolo “totale”. Ha esortato Canada ed Europa ad accelerare la propria spesa militare “per raggiungere la parità” con gli Stati Uniti .
Il vertice si è aperto con una sessione parallela dei ministri del G7, seguita da una foto ufficiale e da una serie di incontri tra capi di Stato. Tra gli appuntamenti in programma, la conferenza stampa molto attesa di Donald Trump – già protagonista per un messaggio privato reso pubblico su Truth – e quella di Rutte. In aggiunta, sono previsti colloqui tra Rutte e i partner dell’Indo-Pacifico, nonché tavole rotonde con il presidente ucraino Zelenskyj e i leader dei paesi E5 (Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito) .
Riguardo al famoso messaggio diffuso da Trump, Rutte ha dichiarato: “Non è imbarazzante… non saremmo dove siamo ora se Trump non fosse stato rieletto”. Ha espresso trasparenza, senza riserve sull’uso mediatico del testo.
Intanto, sul tema spesa difensiva, si fa strada l’obiettivo del 5% del PIL entro il 2035, con una suddivisione in 3,5% per difesa “hard” e 1,5% per infrastrutture e cybersicurezza. Paesi più esposti come Germania, Polonia e i Baltici appoggiano il piano; mentre Spagna, Belgio e Slovacchia avanzano riserve, ostacolando un consenso totale.
L’intervento di Rutte ha ricordato ai presenti la necessità di bilanciare impegni globali: le tensioni russe, l’attenzione geopolitica su Medio Oriente e Asia, e il nuovo scenario strategico con cyberminacce e potenziamento militare come priorità dell’Alleanza .