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Abolizione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina, 50 milioni alle regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d’attesa, 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni che saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.
Sono alcune delle misure in materia di sanità varate ieri sera dal governo e previste in due distinti provvedimenti, il decreto legge per la Semplificazione e il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019–2021.
Nella manovra, arriva un po' a sorpresa, l'abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, "permettendo così a tutti di poter accedere agli studi". Una misura che potrebbe avere un effetto notevole. Basti pensare che il mese scorso per contendersi 9.779 posti si sono presentati ai test d'ingresso 67.005 candidati. Giovani aspiranti dottori con il sogno di indossare il camice bianco ma che per anni si sono trovati davanti una montagna davanti: solo 1 posto per 6 candidati.