Università, abolito numero chiuso alla facoltà di Medicina

16 Ottobre 2018   11:58  

Abolizione del numero chiuso nelle facoltà di Medicina, 50 milioni alle regioni per gli interventi di abbattimento delle liste d’attesa, 284 milioni per i rinnovi contrattuali di tutto il personale del Servizio sanitario nazionale e altri 505 milioni che saranno attribuiti alle regioni per le spese farmaceutiche.

Sono alcune delle misure in materia di sanità varate ieri sera dal governo e previste in due distinti provvedimenti, il decreto legge per la Semplificazione e il disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019–2021.

Nella manovra, arriva un po' a sorpresa, l'abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, "permettendo così a tutti di poter accedere agli studi". Una misura che potrebbe avere un effetto notevole. Basti pensare che il mese scorso per contendersi 9.779 posti si sono presentati ai test d'ingresso 67.005 candidati. Giovani aspiranti dottori con il sogno di indossare il camice bianco ma che per anni si sono trovati davanti una montagna davanti: solo 1 posto per 6 candidati.

Ecco perché negli ultimi anni, molti studenti hanno optato per il 'piano B', ossia la possibilità, offerta dai regolamenti, di seguire due insegnamenti di altri corsi di studio "di pari livello e di medesimo ordinamento" e quindi poter sostenere comunque due esami di Medicina pur iscritti a una altra facoltà. C'è poi chi ha optato per atenei stranieri, magari in vista di un successivo rientro in Italia. Al momento non è chiaro quando scatterà lo stop al numero chiuso a Medicina, se a partire dal prossimo anno o se sarà necessario allungare i tempi.

 

 



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