Ucraina, Kiev: dipendiamo dalle armi dell'Occidente. 'Putin si paragona a Pietro il Grande

10 Giugno 2022   09:05  

Nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350mo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, il presidente russo Vladimir Putin si è paragonato allo zar tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe.

La corte suprema della sedicente Repubblica Popolare del Donetsk ha condannato a morte i 'mercenari' britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner e il marocchino Saaudun Brahim, che combattevano per l'esercito ucraino, ma 'possono chiedere la grazia'.

E l'Ue accelera sul via libera alla concessione dello status di candidato all'Ucraina.

Dopo aver esaminato le due parti del questionario consegnato da Kiev a Bruxelles su impegni e requisiti per ottenere lo status, la settimana prossima Bruxelles potrebbe varare l'attesa raccomandazione.

Intanto proseguono gli scontri. Distrutto dai bombardamenti russi il Palazzo di ghiaccio di Severodonetsk, un simbolo della città: "Ghiaccio, pattinaggio artistico, hockey, pallavolo, scuola sportiva, concerti, quasi 50 anni di storia dello sport e dello sviluppo culturale sono andati in fumo". Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, riportato dall'Ukrainska Pravda.

KIEV - Il vice capo dell'intelligence militare ucraina Vadym Skibitsky ha dichiarato che l'Ucraina sta perdendo contro la Russia in prima linea e che ora dipende quasi esclusivamente dalle armi provenienti dall'Occidente per tenere a bada la Russia: "Questa è ormai una guerra di artiglieria. I fronti sono ora il luogo in cui si deciderà il futuro e stiamo perdendo in termini di artiglieria. Tutto ora dipende da ciò che l'Occidente ci dà", ha detto al Guardian.

MOSCA - Nei commenti rilasciati alle tv russe in occasione del 350mo anniversario dalla nascita di Pietro il Grande, il presidente russo Vladimir Putin si è paragonato allo zar tracciando un parallelo tra quelle che ha descritto come le loro due imprese storiche gemelle per riconquistare le terre russe: "A quanto pare, spetta anche a noi restituire (ciò che è della Russia) e rafforzare (il Paese). Se partiamo dal fatto che questi valori fondamentali costituiscono la base della nostra esistenza, riusciremo sicuramente a risolvere i compiti che abbiamo di fronte", ha detto, citato dal Guardian.

"L'operazione speciale si sta sviluppando secondo i piani militari inizialmente previsti": lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso l'Onu, Vasily Nebenzya, riferendosi all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Intervistato dalla Bbc, riporta la Tass, il diplomatico russo ha sottolineato che "nessuno aveva promesso di concludere (l'operazione) in tre o sette giorni. Alcuni esperti dicono: 'l'operazione speciale russa è ora in stallo e non sta procedendo al ritmo che era stato inizialmente previsto'. Ma il progresso è in corso. Questo è chiaro". Nebenzya ha quindi spiegato che "uno dei motivi del cosiddetto ritmo lento è che non stiamo prendendo di mira le infrastrutture civili": le truppe "stanno solo colpendo obiettivi militari e questo richiede tempo".


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