Tutte le misure contenute nel decreto fiscale e della sicurezza sul lavoro

15 Ottobre 2021   10:41  

Sul tavolo di Palazzo Chigi il rifinanziamento per altre 13 settimane di Cassa Covid fino alla fine dell'anno, un fondo per le indennità ai dipendenti in quarantena e un pacchetto di misure per la sicurezza nelle imprese

Più tempo per le cartelle fiscali, il rifinanziamento dell’ecobonus per le auto non inquinanti, altre 13 settimane di Cassa Covid fino alla fine dell’anno, un fondo con le risorse per pagare l’indennità ai lavoratori in quarantena e il pacchetto di misure per la sicurezza sul lavoro. Si allarga il decreto fiscale, atteso in Cdm domani, che accompagnerà come di consueto la legge di Bilancio.

 Nel corso della cabina di regia, presieduta dal premier Mario Draghi, con i capidelegazione della maggioranza, si sarebbe discusso di un unico provvedimento che conterrà misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per le esigenze indifferibili. Non sarebbe stato affrontato invece il tema dei tamponi calmierati.

Appare difficile che il governo possa esaminare il 15 ottobre anche il Documento programmatico di bilancio con la griglia della manovra, la prima a firma Draghi-Franco, da inviare a Bruxelles. Il termine del 15 non è perentorio e, come viene spiegato, l’esecutivo potrebbe alla fine esaminare sia il Dpb che l’articolato della legge di bilancio - che ha una base di partenza di 20-25 miliardi – in una successiva riunione di governo, forse lunedì. La manovra deve essere trasmessa alle Camere entro il 20 ottobre. 

Nel decreto molte norme sul lavoro

Nel decreto fiscale entra un corposo pacchetto di norme sul lavoro, a partire dal rifinanziamento di altre 13 settimane di Cassa Covid fino alla fine dell’anno per scongiurare i licenziamenti in alcuni comparti come il terziario, il commercio, il tessile e la moda. Dovrebbe essere rifinanziato anche, in parte, il fondo volo per Alitalia fino a ottobre 2022 (il resto delle risorse arriverà in manovra) e il reddito di cittadinanza fino a fine 2021.   

Nel dl ci sarà anche l'attesa norma per equiparare di nuovo la quarantena alla malattia. Un fondo di 800 milioni garantirà di coprire fino al 31 dicembre l’indennità per i lavoratori in quarantena Covid. Dovrebbe anche essere rinnovato il congedo al 50% per i lavoratori con figli minori di 14 anni in quarantena o in Dad.     

Nel provvedimento sarà inserito inoltre un pacchetto di misure sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, discusso oggi con i sindacati. In presenza di lavoratori irregolari o di violazioni delle norme di sicurezza scatterà la sospensione dell’attività economica e lavorativa. La soglia di lavoro nero scende dal 20 al 10% rispetto al totale dei lavoratori dell'impresa e saranno individuate le casistiche che permettono da subito di poter sospendere le attività fino a quando l'azienda non si rimette in regola. Si prevede il rafforzamento dell’Ispettorato del lavoro attraverso l’accelerazione delle procedure di reclutamento di ispettori e di personale tecnico e amministrativo. Arriva anche una banca dati informatica unica che metterà in sinergia Ispettorato nazionale del lavoro, Inail, regioni e Asl. si riattiva inoltre la commissione consultiva al ministero del Lavoro per il monitoraggio.    

Sul fronte fiscale, è atteso un nuovo intervento sulle cartelle esattoriali congelate per la pandemia e per quali è ripartito l’invio delle notifiche da settembre. Sarà prevista una dilazione di cinque mesi per pagare (ovvero 90 giorni in più rispetto ai 60 già previsti), in linea con la risoluzione parlamentare approvata da tutte le forze di maggioranza che chiede di concedere fino a 150 giorni per pagare le cartelle notificate dal 1 settembre. La misura sarà accompagnata dalla possibilità di rientrare e di beneficiare della rimodulazione dei termini per chi è decaduto dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio.     

Ci sarà anche, secondo quanto riferiscono fonti di governo leghiste, il rifinanziamento dell'ecobonus per le auto non inquinanti. Sarebbe infatti stata accolta la proposta del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, di prorogare gli incentivi ormai in esaurimento per sostenere il settore automotive.   


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