Trump chiude le frontiere a 12 Paesi: ecco chi resta fuori dagli USA

05 Giugno 2025   10:54  

Il nuovo decreto presidenziale, che entrerà in vigore il 9 giugno, esclude cittadini di 12 nazioni per motivi di sicurezza nazionale e introduce restrizioni parziali per altri sette Paesi.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un nuovo provvedimento che vieta l'ingresso nel Paese ai cittadini di dodici nazioni, citando motivi di sicurezza nazionale. Il decreto, che entrerà in vigore il 9 giugno, riguarda principalmente Paesi con sistemi di verifica dell'identità considerati inadeguati o con alti tassi di sovrapposizione dei visti.

Le nazioni soggette al divieto totale sono: Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Inoltre, sono previste restrizioni parziali per cittadini provenienti da Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela .

Secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, il provvedimento è stato adottato in risposta a un recente attacco antisemita avvenuto a Boulder, Colorado, attribuito a un cittadino egiziano con visto scaduto. Nonostante l'Egitto non sia incluso nella lista dei Paesi soggetti al divieto, l'episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo ai processi di controllo dell'immigrazione .

Il decreto prevede alcune eccezioni, tra cui i residenti permanenti legali, i titolari di visti validi e gli atleti che parteciperanno a eventi internazionali come i Mondiali di calcio del 2026 e le Olimpiadi di Los Angeles del 2028 .

La decisione ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. Alcuni governi, come quello della Somalia, hanno espresso disponibilità a collaborare con le autorità statunitensi per migliorare i processi di verifica dell'identità. Tuttavia, numerosi analisti e organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la misura, definendola discriminatoria e potenzialmente dannosa per le relazioni diplomatiche e per le comunità già vulnerabili .

Questo nuovo provvedimento richiama il controverso "Muslim Ban" introdotto da Trump durante il suo primo mandato, che fu oggetto di numerose battaglie legali e infine revocato nel 2021 dal presidente Joe Biden. Con la reintroduzione di tali restrizioni, l'amministrazione Trump sembra voler riaffermare una linea dura in materia di immigrazione e sicurezza nazionale .

Le implicazioni di questo decreto sono molteplici e potrebbero influenzare non solo le relazioni internazionali, ma anche il dibattito interno sugli equilibri tra sicurezza e diritti civili.


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