Terremoto del Centro Italia, a 4 anni si ricordano le vittime

24 Agosto 2020   08:34  

Alle 3:36 del 24 agosto 2016 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 tra i comuni di Accumoli e Arquata del Tronto sconvolse il centro Italia, provocando 299 morti. Nel giorno del quarto anniversario della tragedia il vescovo della diocesi di Rieti, Monsignor Domenico Pompili, celebrerà alle 11:00 la messa solenne in ricordo delle vittime.

Per motivi legati all'emergenza sanitaria, quest'anno la funzione verrà officiata presso il campo sportivo "Paride Tilesi" di Amatrice. Alla celebrazione, rende noto un comunicato di Palazzo Chigi, sarà presente anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Prevista anche la partecipazione del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Alle 18 il ricordo si trasferirà ad Accumoli, dove ancora Monsignor Pompili, presso l'area all'aperto del villaggio Sae del capoluogo, celebrerà la seconda solenne messa in ricordo delle vittime del terremoto. Gli organizzatori invitano tutti i partecipanti a rispettare le misure di sicurezza standard, che prevedono il possesso di un'autocertificazione da compilare e l'utilizzo della mascherina anche all'aperto durante le funzioni.

Ricostruzione in "forte ritardo" "A quattro anni dal primo dei terremoti che tra agosto 2016 e gennaio 2017 hanno sconvolto il Centro Italia, sia la ricostruzione pubblica che quella privata sono in forte ritardo e tale lentezza è dimostrata dal Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016 presentato ieri dal Commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini". 

È il commento di Domenico Angelone, Tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi, in occasione del quarto anniversario dal violento sisma che distrusse Amatrice e Accumoli, nel Lazio, e Arquata del Tronto, nelle Marche. "Questi dati dimostrano che il bilancio dei lavori è tutt'altro che positivo - aggiunge Angelone - a partire dalla ricostruzione privata: dei 5.325 progetti approvati in questi quattro anni, 2.544 quelli già realizzati e 2.758 i cantieri in corso.

Quattro anni di burocrazia e lungaggini che hanno portato a un ritardo ancora più evidente nella ricostruzione pubblica: basti pensare che dei 2,1 miliardi di euro già stanziati, le risorse effettivamente erogate ammontano a circa 200 milioni di euro, appena il 10% del totale" denuncia il geologo.

"Mi auguro che si acceleri la ricostruzione affinché la gente possa tornare a vivere serenamente in questi bellissimi territori dell'Appennino". Ha detto domenica Papa Francesco al termine dell'Angelus. 


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