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GENOVA - Il sindaco di Savignone, Antonio Bigotti, non aprirà tre scuole la prossima settima, per paura di quanto successo ad Amatrice, devastata dal terremoto. "Mancano i fondi per alcuni interventi strutturali antisismici - ha spiegato ai microfoni del Tg3 Liguria - per un totale di circa un milione di euro. Fondi che lo Stato non ci ha dato. E io non apro le scuole".
La decisione ha sollevato polemiche da parte di numerosi residenti del piccolo Comune nell'entroterra di Genova.
E davanti alla possibilità di una denuncia per interruzione di pubblico servizio il sindaco risponde "Mi difenderò girando la denuncia allo Stato".
La decisione del sindaco riguarda due scuole elementari e una materna, per un totale di 200 alunni.
Bigotti era già balzato agli onori delle cronache lo scorso maggio quando si mise a chiedere l'elemosina davanti la cattedrale di Genova come forma di protesta contro i tagli del Governo agli enti locali.