Tensione tra Stati Uniti e Iran: minaccia di attacchi contro Israele

13 Aprile 2024   12:54  

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha emesso un severo monito all'Iran, avvertendo che l'intelligence statunitense ha rilevato la possibilità di attacchi imminenti contro obiettivi all'interno di Israele. La CNN ha riportato che fonti vicine all'amministrazione Biden hanno confermato l'esistenza di piani per colpire obiettivi all'interno dello Stato ebraico.

Il Wall Street Journal ha svelato che gli Stati Uniti hanno posizionato navi da guerra in strategiche posizioni per difendere non solo Israele, ma anche le proprie forze nel Medio Oriente. Questo movimento è stato motivato dalla crescente preoccupazione riguardo alla possibilità che l'Iran possa lanciare un attacco diretto contro Israele. Le fonti statunitensi hanno indicato che ci si aspetta che l'Iran miri a colpire "obiettivi multipli all'interno di Israele" e che potrebbero essere coinvolti alleati di Teheran nell'operazione.

Osservatori statunitensi hanno notato un aumento delle attività militari iraniane, interpretate come preparativi per un eventuale attacco contro Israele. Le forze statunitensi si sono impegnate a tentare di intercettare qualsiasi arma lanciata contro Israele, se possibile.

In precedenza, le forze navali americane nel Mar Rosso hanno già intercettato missili a lungo raggio lanciati dagli Houthi nello Yemen verso Israele, mentre le forze statunitensi in Iraq e Siria sono in grado di neutralizzare droni e razzi diretti verso il nord di Israele, a seconda della loro provenienza.

Il generale Erik Kurilla, comandante del Comando centrale degli Stati Uniti, ha recentemente incontrato il capo di stato maggiore delle forze israeliane, il tenente generale Herzi Halevi, per discutere della situazione.

Preoccupazione e preparativi in Israele

In risposta alle minacce, Israele ha avviato una serie di misure preventive e precauzionali. Il paese si trova in uno stato di apprensione, con molte famiglie che cancellano i viaggi organizzati per le festività della Pasqua ebraica, temendo possibili rappresaglie iraniane dopo l'uccisione di un generale dei Pasdaran in un raid a Damasco, attribuito a Israele.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato urgentemente una riunione di valutazione della sicurezza, durante la quale sono stati coinvolti il ministro della difesa Yoav Gallant, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz e i vertici militari, tra cui il capo di stato maggiore Herzi Halevi.

Le autorità israeliane hanno avvertito che qualsiasi attacco diretto dell'Iran sarà prontamente e adeguatamente contrastato. Inoltre, sono in corso consultazioni internazionali per cercare di prevenire un'escalation del conflitto.

Appelli alla de-escalation e consigli di sicurezza internazionale

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la crescente tensione nella regione. Numerosi paesi, tra cui Francia e Germania, hanno sconsigliato ai propri cittadini di viaggiare in Iran, Israele, Libano e nei Territori Palestinesi, mentre gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di rinforzi nella regione.

Il Papa Francesco ha lanciato un appello alla pace, sottolineando l'importanza di evitare conflitti che potrebbero aggravare la situazione già tesa nel Medio Oriente.

In questo clima di tensione e incertezza, le autorità israeliane rimangono in stato di allerta massima, pronte a fronteggiare qualsiasi minaccia proveniente dall'Iran o dai suoi alleati nella regione.


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