Si celebra oggi la Giornata mondiale sclerosi multipla, la ricerca al centro

28 Maggio 2014   15:12  

 Si celebra oggi la Giornata mondiale della sclerosi multipla e per l'occasione l'Aism e la Fondazione italiana Sclerosi Multipla (Fism) hanno deciso di presentare l'eccellenza della ricerca scientifica sulla malattia in un congresso dal titolo "Dalla parte della persona con SM: la ricerca come strumento di advocacy", in corso a Roma. Oltre 200 scienziati presenteranno i risultati di studi che stanno contribuendo a fare luce sulle cause, sui meccanismi di sviluppo, sui nuovi target terapeutici, e sulle terapie di supporto per queste malattia neurodegenerativa che in Italia colpisce circa 72mila persone.  "L'impegno di Aism e della sua Fondazione nell'indirizzare, promuovere e finanziare la ricerca e' da sempre improntato alla qualita': solo i risultati evidence based possono rappresentare uno strumento di 'advocacy' nei confronti delle istituzioni. Fism guarda con interesse a tutti i campi di ricerca, anche quelli che possono apparire avveniristici: e' grazie a questa lungimiranza che oggi possiamo accogliere con soddisfazione i risultati nel campo delle nuove terapie ma anche lanciare la sfida verso nuovi modelli di gestione della malattia", ha affermato Mario Alberto Battaglia, presidente Fism. Piu' di 10 anni fa la Fism decise di puntare sulle cellule staminali, e in questi anni ha finanziato i ricercatori con circa 5,2 milioni di euro per progetti sulle cellule staminali ematopoietiche, mesenchimali e neuronali. Tanto che oggi l'Italia e' il paese europeo con il piu' alto numero di trapianti di cellule ematopoietiche, e' la capofila dell'unico studio internazionale di fase II sulle cellule mesenchimali, e si prepara a iniziare uno studio clinico con cellule staminali neurali. Un'altra scommessa vinta da Aism e la sua Fondazione e' quella fatta sulla risonanza magnetica, con il finanziamento dei primi centri specializzati dedicati alla ricerca (Milano, Genova, Napoli). Oggi la risonanza magnetica e' uno strumento indispensabile non solo per la diagnosi ma anche per il controllo dell'andamento della malattia. Bisogna pero' fare ancora un passo in piu', ed e' l'obiettivo del progetto speciale Inni (Network Italiano di Neuroimaging per l'ottimizzazione dell'utilizzo di tecniche avanzate di Risonanza Magnetica in pazienti con SM): creare una rete che sia in grado di trovare indicatori comuni per predire al meglio l'evoluzione della progressione della malattia in termini di disabilita' cognitiva e fisica e per personalizzare il trattamento farmacologico o riabilitativo. L'impegno di Fism e' soprattutto a fianco di chi ancora non puo' contare su terapie valide, le persone colpite da SM progressiva. E' questa una vera emergenza: si stima infatti che il 65 per cento delle persone con SM sviluppa una forma progressiva. Per dare loro delle risposte la Fondazione ha deciso di puntare su un nuovo modello di ricerca e condivisione dei risultati. Chiamando a raccolta le migliori menti mondiali impegnate nello studio della SM, la Progressive MS Alliance, di cui Aism insieme alle associazioni SM di Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna e' capo fila, ha dato vita, insieme alle principali associazioni internazionali, ad un programma ambizioso, attentamente pianificato e costruito su un obiettivo preciso: accelerare il piu' possibile l'individuazione di terapie efficaci e in grado di modificare il decorso di SM progressiva. Grazie ai finanziamenti messi a disposizione da questa piattaforma internazionale sara' possibile capire le cause e i meccanismi di sviluppo di questa forma di SM ancora in gran parte sconosciuta.


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