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A quanto si apprende da fonti vicine all'inchiesta, dal test sul Dna sarebbe emersa la paternità del 15enne che avrebbe avuto una relazione con l'infermiera 35enne pratese.
I risultati degli esami sono stati consegnati nel primo pomeriggio di oggi alla procura di Prato, prima che la donna fosse sentita procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, dai quali è stata interrogata per oltre due ore.
Il bambino ha cinque mesi ed è stato riconosciuto dal marito della 35enne. Il ragazzo al momento in cui avrebbe avuto la relazione avrebbe avuto 14 anni.
Ad accusare la donna di aver avuto rapporti sessuali con il loro figlio, dando anche alla luce il bambino, sono stati i genitori del ragazzino, a cui la 35enne dava ripetizioni private.
I pm della procura di Prato, Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli, hanno interrogato la donna. E' stata lei, che di mestiere fa l'infermiera e nel tempo libero si dedica a impartire ripetizioni, a chiedere di essere ascoltata dai magistrati che coordinano l'indagine condotta dalla squadra mobile. La 35enne si è presentata in procura accompagnata dal marito e dai suoi legali.