Scuola, il ministro Bianchi: riaprire in presenza. Cdm su vaccini per personale scolastico

19 Luglio 2021   15:59  

 La priorità è aprire in presenza. È questo il punto cardinale della riapertura del nuovo anno scolastico. Lo assicura il ministro dell’istruzione Bianchi: "Dobbiamo guardare con fiducia alla ripartenza delle scuole: stiamo lavorando moltissimo su questo. Lo abbiamo detto dall'inizio- ricorda il ministro-quando durante l'ultima ondata abbiamo voluto che i bambini rimanessero a scuola e facessero gli esami in presenza”. Bianchi, a Pordenone all'inaugurazione di Lef, il Digital Innovation Hub più integrato del mondo,  sottolinea come anche la scuola in estate, sia stata un grande successo perché ha permesso di recuperare moltissime attività che si erano sfilacciate durante due anni di lockdown 

Obbligo vaccini personale della scuola L’apertura della scuola deve però fare i conti anche con la sicurezza strutturale, capitolo che si perde nella notte dei tempi, ma oggi con quella della salute legata al Covid. Qui si apre il capitolo dell’obbligo vaccinale di tutto il personale scolastico. "Siamo pronti, - ha detto il ministro- abbiamo più di un miliardo già investito per la sicurezza, per le persone e per i trasporti. In merito alle mascherine, il CTS ci ha detto che dovranno restare in atto tutte le precauzioni sanitarie possibili”. "Per il resto, il governo si riunirà per tutte le altre misure. Questa settimana ci troveremo col Consiglio dei Ministri e la decisione sull'obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall'intero collegio". In una nota , il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso fa sapere che 3 insegnanti su 4 hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino e oltre l'84% ha comunque effettuato la prima dose. Questo dimostra- si legge- che a settembre la quasi totalità dei docenti sarà immunizzata in vista della ripartenza dell'anno scolastico.

Coperte le cattedre vacanti Altro campo minato e questo da sempre è la copertura delle cattedre e delle supplenze. Al primo squillo della campanella spesso gli orari non sono completi per mancanza di personale, ma che su questo il ministro Bianchi si dice “sicuro”: "per quanto riguarda cattedre e supplenze, siamo molto avanti: con gli interventi che abbiamo fatto come Governo e che sono poi passati in Parlamento, che si chiudono il 24, abbiamo praticamente coperto i posti vacanti con concorsi straordinari, con la chiamata dei concorsi pregressi, con gli interventi previsti per immettere nel concorso dell'anno prossimo tutti i posti vacanti disponibili”. “Abbiamo anticipato -sottolinea Bianchi- più di 40 giorni per le supplenze residue, quindi tutto quello che doveva essere fatto è stato fatto”.

La Dad "Il problema non è la Dad: dire che la colpa è sua è solo lenitivo del dolore, una sorta di autoassoluzione. La Dad - spiega Bianchi- ha esasperato problematiche che c'erano anche prima: una parte del Paese, il 40% dei ragazzi non raggiunge lo standard internazionale. Rimuovendo la Dad non rimuoviamo i nostri problemi. Certo dobbiamo essere in presenza, ma con una partecipazione diversa: partecipazione a quel processo di cambiamento della didattica. Qui si apre una battaglia tra i riformatori e chi invece difende soltanto vecchi privilegi. Io sono pronto".  

La via con il Pnrr e l’istruzione La scuola o meglio il mondo dell’istruzione nel suo complesso  con Pnrr ha una grande opportunità. Il ministro Bianchi evidenzia che il passaggio fondamentale “è  dove dobbiamo andare”. “Il Pnrr non è semplicemente avere soldi in più dall'Europa. Dobbiamo andare verso un Paese in cui l'educazione serva per approfondire le nostre competenze per la fase che dobbiamo vivere, dobbiamo rafforzare le conoscenze di base lavorando già dallo 0-6 anni, lavorando sulla scuola primaria che è quella che ha tenuto meglio, lavorando sui cicli produttivi, su tutti i cicli educativi e su tutti i cicli sociali".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore