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Una scossa di terremoto devastante ha sconvolto ieri in tarda serata (ora italiana) il Cile.
L'INGV ha segnalato una magnitudo pari a 8.2Mwpd della scala Richter che ha colpito una zona costiera a 200km dalla capitale Santiago.
Il sisma si è sviluppato a 20Km di profondità ed ha generato anche uno tsunami con onde alte fino a 4 metri che dopo pochi minuti si sono abbattute sulla costa.
Alla prima devastante scossa ne sono seguite altre tre, tutte fortissime, nelle ore successive di mw 6.2, 6.4 e 5.7, tutte svilupate nella stessa area geografica a profondità differenti.
«Il terremoto ha reso indispensabile un'evacuazione preventiva lungo tutta la costa del paese», ha detto alla stampa il ministro cileno degli Interni, Jorge Burgos. La prima vittima è un uomo ucciso da un muro che gli è crollato addosso a Illapel, nella regione di Coquimbo, circa 400 km a nord di Santiago. Lo ha reso noto il sindaco Denis Cortes, aggiungendo che ci sono almeno altri 15 feriti e gran parte della città è rimasta senza luce a causa del sisma. «Non si riusciva a camminare per la strada, dovevi aggrapparti a qualcosa, sennò cadevi», ha raccontato Cortes in un'intervista radiofonica.
La scossa è stata avvertita anche in diversi punti dell'Argentina (Mendoza, San Juan, Catamarca, sulla frontiera con il Cile) oltre a Cordoba e in diversi quartieri di Buenos Aires, tra l'altro a Palermo, Belgrano, Boca e in pieno centro della città.
Nella capitale, gli abitanti dei piani più alti di molti edifici hanno visto i lampadari muoversi e hanno lasciato le proprie abitazioni. In modo preventivo le autorità hanno fatto evacuare la Ciudad universitaria, a nord della città. Nella città di Mendoza, non lontana dalla cordigliera delle Ande, è stato d'altra parte chiuso l'aeroporto.
Una scossa di magnitudo 8.3 ha nella serata di ieri fatto tremare Santiago e un'ampia zona del...