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In arrivo un’ondata di caldo africano: l’anticiclone subtropicale rafforza la stabilità atmosferica, portando temperature estreme e livelli di afa difficili da sopportare.
L’anticiclone subtropicale africano si sta confermando protagonista assoluto del meteo italiano, estendendo la sua influenza per tutta la settimana. Questo fenomeno, caratterizzato da masse di aria molto calda provenienti dal Nord Africa, favorisce cieli sereni o poco nuvolosi, assenza quasi totale di precipitazioni e un costante aumento delle temperature.
Già martedì 10 giugno, le regioni meridionali e le zone interne delle isole maggiori faranno registrare punte di 34‑35 °C, mentre il Nord e l’Adriatico supereranno difficilmente i 30 °C . Proseguendo, mercoledì vedrà un’ulteriore intensificazione del caldo con valori tra 32 e 35 °C su Val Padana, Toscana, Lazio, Umbria e Sud.
Giovedì 12 giugno le temperature massime toccheranno i 36‑37 °C soprattutto sul Tavoliere delle Puglie e nelle zone interne della Sardegna . Venerdì 13 giugno sarà la giornata più critica, con un’afa intensa, punte di 38‑39 °C nell’entroterra sardo, e caldo avvertibile anche a quote alpine e appenniniche (23‑28 °C).
Nel weekend, la tendenza evidenzia un ulteriore innalzamento termico, con picchi fino a 40 °C nelle aree interne della Sardegna e temperature ovunque al di sopra dei 30 °C . La combinazione tra il carico di umidità e l’alta pressione persistente trasforma la sensazione termica in un vero e proprio disagio da caldo afoso.
Tuttavia, non si tratta dell’estate definitiva. Secondo i modelli previsionali, attorno al 16‑18 giugno potrebbe registrarsi un cambio di circolazione con l’arrivo di aria fresca atlantica. Questo potrebbe portare a una riduzione delle temperature e a temporali sparsi, soprattutto al Centro‑Nord.
In conclusione, l’Italia sta per attraversare una prima vera ondata di calore stagionale: l’anticiclone africano, supportato dalla componente subtropicale, promette giorni di caldo opprimente e afa intensa, almeno fino al possibile ribaltone meteorologico di metà mese. Monitoraggio costante consigliato.