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In un caso che ha scosso la comunità locale, un uomo originario della Liberia, residente nella Bassa Valtellina, è stato condannato a 5 anni di reclusione per maltrattamenti familiari e violenza sessuale nei confronti della moglie. Le atroci violenze, che si sono protratte dal 2009 al 2019, sono emerse durante il processo tenutosi oggi a Sondrio.
L'uomo, secondo quanto emerso in aula, avrebbe ripetutamente picchiato la moglie con pugni, schiaffi e perfino con una scopa. Ancora più sconvolgente è stato il fatto che avrebbe cercato di strangolarla in più occasioni, mostrando una totale mancanza di rispetto per la sua incolumità.
Le testimonianze raccolte durante il processo hanno descritto anche episodi di violenza sessuale, alcuni dei quali avvenuti di fronte ai figli piccoli della coppia. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe costantemente esercitato un controllo oppressivo sulla vita sessuale della vittima, costringendola a subire violenze sessuali in diverse occasioni.
Le rivelazioni scioccanti emerse in aula hanno sollevato indignazione e orrore, mettendo in luce la gravità dei maltrattamenti inflitti alla moglie da parte dell'imputato. La condanna a 5 anni di reclusione rappresenta un passo importante verso la giustizia per la vittima e dovrebbe fungere da monito contro la violenza domestica in tutte le sue forme.