Scandalo deepfake pornografico: Giorgia Meloni chiede risarcimento da 100mila euro

19 Marzo 2024   15:57  

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata vittima di un grave caso di deepfake pornografico, una pratica inquietante che ha visto il volto della politica italiana essere sovrapposto a video pornografici falsificati. I responsabili di questa diffamazione sono due uomini di Sassari, padre e figlio rispettivamente di 73 e 40 anni, che dovranno comparire in tribunale il 2 luglio.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla procura, il figlio, 40enne, avrebbe manipolato dei video pornografici utilizzando software appositi per sovrapporre il volto di Meloni a quello delle attrici. I video, pubblicati su un sito pornografico statunitense, hanno attirato milioni di visualizzazioni in tutto il mondo prima di essere rimossi.

La presidente Meloni, che si presenterà in tribunale come parte offesa, ha richiesto un risarcimento di 100mila euro, un messaggio di solidarietà e incoraggiamento a tutte le donne vittime di simili abusi a non esitare nel denunciare. L'avvocata Maria Giulia Marongiu, che assiste Meloni in questa causa, ha chiarito che il risarcimento sarà devoluto al fondo del ministero dell'Interno per le donne vittime di violenza, contribuendo così alla lotta contro questo tipo di soprusi.

Il processo contro il 40enne avrà luogo con rito ordinario, mentre per il padre 73enne, l'avvocato difensore ha chiesto la messa alla prova, la cui accettazione sarà valutata dal giudice nella prossima settimana.

Le indagini condotte dalla polizia postale di Sassari, avviate nel 2020, hanno permesso di risalire all'utenza telefonica utilizzata per pubblicare i video falsificati, consentendo l'identificazione dei presunti autori dell'atto diffamatorio.


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